Roma – Vita dura per chi viene trovato al volante con il telefonino in mano: il conducente a cui sarà contestata questa infrazione rischierà nuove pesanti multe con conseguenze ancora più pesanti in caso di recidiva. Sono le nuove regole inserite nel disegno di legge di riforma del Codice della strada, che ha incontrato l’opposizione dei consumatori.
Approvato la scorsa settimana dalla Camera, il provvedimento – se non subirà modifiche dal Senato – sarà foriero di molte novità. Tra queste, appunto, le sanzioni previste per gli automobilisti che non rinunciano a tenere il cellulare all’orecchio con una mano, mentre con l’altra tengono il volante, cambiano le marce e fanno chissà cos’altro. Chi verrà trovato a guidare con il cellulare potrebbe dunque essere colpito da un’ammenda di importo variabile tra i 148 e i 594 euro. Coloro ai quali fosse contestata una seconda volta la stessa infrazione nell’arco di 24 mesi, rischiano la sospensione della patente da 30 a 90 giorni.
“Provvedimento eccessivo ed ingiustificato” commenta l’associazione di consumatori Telefono Blu , che nel plaudire ad altri provvedimenti contenuti nel disegno di legge (come il divieto di portare bimbi sugli scooter), esprime la propria contrarietà sull’asprezza delle sanzioni previste per l’uso del telefonino alla guida. “L’associazione, sicura dell’appoggio popolare, contesta la modifica del CdS che infliggerebbe la sospensione della patente a chi guida con il cellulare all’orecchio e senza viva voce”.
Il provvedimento, secondo l’associazione, prevede una sanzione eccessiva “non perché non si debba fare attenzione con l’uso del cellulare e quindi ci sia la possibile distrazione, ma perché la pena è del tutto sproporzionata e già sono state molte le modifiche del Codice della Strada che non danno proprio l’idea della prevenzione e tutela della sicurezza ma piuttosto l’inasprimento delle sanzioni al fine di ottenere più quattrini”. Telefono Blu sottolinea infine la crescita degli importi delle sanzioni che gravano sulle famiglie, a fronte dell’inadeguatezza degli investimenti mirati ad attività preventive e alla sicurezza di utenti e consumatori.