Da Barcellona si è levata forte una voce in favore delle criptovalute: Celo Connect, evento organizzato dalla Celo Foundation, ha infatti lanciato l’iniziativa “Connect the world” per una campagna di sensibilizzazione e diffusione dell’uso delle criptovalute nella quotidianità.
Questo, del resto, è il grande passo che ancora manca al comparto: calare le criptovalute nella realtà di tutti i giorni significherebbe trasformarle da asset speculativi a monete de facto, che il sistema economico si troverebbe costretto a metabolizzare in virtù della capillarità e pervasività della loro adozione.
20 milioni per creare ponti verso le crypto
La Celo Foundation ha stanziato a tal fine 20 milioni di dollari a supporto degli sviluppatori di tutto il mondo “per realizzare nei loro Paesi applicazioni che possano integrare i sistemi di pagamento di Celo e favorire l’interazione delle nuove monete con quelle tradizionali“. 20 milioni per creare ponti, insomma, sui quali i cittadini possano effettuare switch semplici, affidabili e certificati da un sistema crypto ad uno basato su fiat money.
Al centro di tutto c’è la scommessa di Celo relativa ai margini di crescita che il settore ancora può maturare facendo leva soprattutto sul fronte mobile:
Nel mondo 2 milioni di persone sono ancora escluse dai servizi finanziari di base, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. L’intuizione di Celo è stata quella di sfruttare gli smartphone come strumento di accesso al proprio sistema in modo da mettere a disposizione di tutti – 6 miliardi di persone posseggono un telefono cellulare connesso a internet – gli strumenti della finanza tradizionale in un sistema di finanza decentralizzata che viaggia su blockchain. Oggi Celo ha già all’attivo 3 stablecoin, criptovalute sostenibili legate al valore di monete reali: cUSD, ancorata al dollaro, cEUR ancorata all’euro e CReal, ancorata al real brasiliano.
E se troppe volte il sospetto è che criptovalute e sostenibilità non vadano troppo a braccetto, la Celo Foundation intende allontanare anche questo timore: “Celo Connect, infatti, è stato l’occasione per annunciare la collaborazione fra la Celo Foundation, fondazione per l’uso delle criptovalute in un’ottica di inclusione finanziaria, il Climate Collective, la coalizione di aziende che usano il web3 per promuovere azioni concrete contro il cambiamento climatico, e Toucan, player che tokenizza i crediti di carbonio aprendo nuove prospettive per la cosiddetta ReFI, un nuovo modello di finanza rigenerativa che ha fra i suoi obiettivi la salvaguardia del patrimonio naturale. Ma non solo, nella stessa direzione di tutela e salvaguardia del pianeta attraverso gli strumenti di finanza decentralizzata va anche la nuova alleanza di Celo con Plastiks, azienda che converte in NFT i dati reali sul riciclaggio di plastica nella gestione dei rifiuti. Questa collaborazione porterà a Celo un nuovo tipo di risorsa tokenizzata rigenerativa. Lo scopo è quello di usare gli NFT per creare un futuro sostenibile“.
Sforzi collettivi, insomma, per rendere le criptovalute sempre più presenti e sempre meglio accettate.