Nuovo capitolo comunicazione e media nell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia alla fine dell’anno 2012. Cambiano e aumentano le modalità di consumo televisivo, trascinato da una maggiore diffusione delle piattaforme di web e mobile TV. Il 24,2 per cento dei cittadini tricolore ha l’abitudine di seguire i programmi dai siti web dei principali broadcaster , mentre il 42,4 per cento li cerca su YouTube per un consumo su misura dei palinsesti d’informazione ed intrattenimento.
In sostanza , gli utenti del Belpaese – in particolare nella fascia anagrafica tra i 14 e i 29 anni – si allontanano dal tradizionale apparecchio televisivo, per un consumo personalizzato tra i meandri digitali. Anche nel settore radiofonico, cresce il consumo di programmi via web, tramite il PC (+2,3 per cento rispetto alla fine dello scorso anno) e i telefoni cellulari (+1,4 per cento) .
È la grande espansione dei dispositivi connessi alla Rete. A partire dagli smartphone, la cui diffusione è passata tra il 2009 e il 2012 dal 15 al 27,7 per cento della popolazione, tra le mani di più della metà dei giovani nella fascia tra i 14 e i 29 anni (54,8 per cento). Proprio i giovani utilizzano i tablet più della media della popolazione (13,1 contro 7,8 per cento). La penetrazione globale di Internet ha guadagnato 9 punti percentuali nell’ultimo anno, con un’utenza pari al 62 per cento degli italiani, contro il 27,8 per cento registrato dieci anni fa .
Particolare attenzione al vistoso decollo della cosiddetta economia delle app: il 37,5 per cento dei possessori di smartphone o tablet ha scaricato applicazioni gratuite o a pagamento negli ultimi 12 mesi . Secondo il Censis, in cima alla classifica delle app più scaricate ci sono i giochi (63,8 per cento), i servizi meteo (33,3 per cento) e le informazioni stradali (32,5 per cento).
Se oltre il 66 per cento dei netizen tricolore ha accesso a Facebook – il 43 per cento della popolazione, e il 79 per cento dei giovani – meno di un italiano su due legge almeno un libro all’anno. I cosiddetti lettori forti (almeno dieci libri all’anno) sono scesi dal 25,6 per cento nel 2007 al 13,5 per cento del 2012. Oggi, il 37 per cento delle novità editoriali viene pubblicato anche in versione elettronica, ma l’aumento nel consumo di ebook è salito di appena un punto percentuale dall’anno scorso .
Tra le spinose problematiche legate alla diffusione di dati in Rete, la tutela della privacy preoccupa il 75,4 per cento degli utenti italiani. Il 45,3 per cento teme la pubblicazione di contenuti e immagini che li riguardano, mentre il 23,5 per cento si è dichiarato preoccupato per la registrazione delle ricerche effettuate sui vari motori di ricerca .
Mauro Vecchio