ChatGPT è uno strumento che sta rivoluzionando il settore delle IA, complice la sua versatilità – a proposito, ecco cinque ottimi casi d’uso di ChatGPT. Tuttavia, non tutti supportano ciecamente lo sviluppo di questi strumenti, esternando i loro timori per le intelligenze artificiali di ultima generazione. È anche il caso di Sam Altman, lo stesso CEO di OpenAI che teme un cambiamento radicale della società causato dal prodotto del suo lavoro.
Anche il CEO di ChatGPT ha paura delle IA
Nel contesto di un’intervista esclusiva rilasciata dalla ABC, Altman ha spiegato che, inevitabilmente, le IA muteranno radicalmente la società dando origine a una sua forma mai vista prima. Anzi, egli ritiene che le intelligenze artificiali comporteranno il “maggiore salto tecnologico che l’umanità abbia mai effettuato” a causa della loro diffusione e dell’impiego in sempre più mansioni, migliorando la vita umana ma non senza pericoli.
Altman avverte i cittadini di “prestare molta attenzione” a questa tecnologia, tanto affascinante e potente quanto pericolosa, se finisce nelle mani sbagliate. Secondo lui, una soluzione potrebbe consistere nell’intervento dei Governi sui progetti basati sulle IA affinché essi operino in conformità con le leggi, per la sicurezza dei cittadini e non minandola.
Altra preoccupazione del CEO di OpenAI riguarda la sostituzione dei lavoratori umani con soluzioni analoghe a ChatGPT, a seconda delle loro capacità. Che si tratti della generazione di immagini, testi, video o audio, molti mestieri potrebbero essere a rischio con l’avvento delle IA avanzate, e la rapidità di questo cambiamento dovrebbe far suonare campanelli di allarme in tutto il mondo:
“[…] se ciò accade in pochissimi anni, alcuni di questi cambiamenti potrebbero essere troppo rapidi. Questa è la parte che mi preoccupa di più.”
Trasformazione positiva della società, o condanna?
I quesiti posti indirettamente da Sam Altman sono condivisi dalla comunità di esperti, specialmente da coloro che da anni cercano di definire l’eticità dell’IA e di porle dei confini affinché le autorità possano limitare l’utilizzo a casi leciti e riconosciuti. Pertanto, la domanda cruciale rimane una: le intelligenze artificiali, ChatGPT compresa, contribuiranno al miglioramento della società o costituiranno la sua condanna?