Opportunity ne ha fatta un’altra delle sue, e la nuova impresa consiste nello scovare una roccia argillosa subito battezzata “Esperance” da NASA e compatibile con la presenza di condizioni ideali per la vita in un passato remoto di Marte. Il rover a zonzo da 9 anni sul pianeta aveva in precedenza individuato sedimenti di gesso , e la nuova scoperta non fa che confermare le speculazioni degli scienziati statunitensi.
Su Marte c’è gesso, carbonio e ora anche argilla: la videocamera a bordo di Opportunity conferma come Esperance sia stata chiaramente modellata e alterata dal passaggio di copiose quantità di acqua, con caratteristiche e segni che i ricercatori NASA hanno qualificato come “possibilmente favorevoli alla vita”.
“L’acqua che si è mossa attraverso le spaccature nel corso della storia di questa roccia – ha dichiarato il lead investigator di NASA Steve Squyres – avrebbe garantito condizioni maggiormente favorevoli ai processi biologici di qualsiasi altro ambiente umido archiviato nelle rocce”.
Su Marte NASA continua a fare nuove scoperte, mentre sulla Terra gli archivisti rinvengono esemplari di rocce e polvere lunari vecchi di 40 anni: una serie di fiale risalenti alla storica missione Apollo 11 è stata identificata nei magazzini del Lawrence Berkeley National Laboratory, probabile lascito di ricerche scientifiche compiute in passato e che ora verrà rispedito al mittente (cioè NASA) in attesa di nuove occasioni di studio.
Alfonso Maruccia