Dopo aver festeggiato i traguardi del 2011, con il lancio del primo modulo che andrà a formare il laboratorio spaziale Tiangong , la Cina rivela i piani futuri del suo programma taikonautico. Da qui a cinque anni i vertici di Pechino puntano a mandare sulla Luna il primo uomo asiatico.
Un documento governativo pubblicato di recente ha confermato che una sonda robotica verrà intanto inviata sul satellite della Terra, entro la fine dell’anno corrente. Un investimento di risorse decisamente impegnativo, in netto contrasto con il resto del mondo, che in questo particolare momento storico ha invece tirato i remi in barca.
Dopo aver vinto la sfida con i russi, la NASA si troverà quindi a competere con un nuova superpotenza interessata all’esplorazione dello spazio. E nonostante le rassicurazioni sullo scopo pacifico di queste missioni, la mente torna al periodo della Guerra Fredda.
Del resto l’ambizioso progetto quinquennale include anche una nuova rete satellitare dedicata al “monitoraggio” della terra. Ufficialmente si punta alla creazione di un sistema tipo GPS indipendente, chiamato Beidou (Orsa maggiore) da contrapporre all’europeo Galileo e al russo GLONASS.
Roberto Pulito