New York (USA) – “La situazione esplosiva delle dot-com è ben distante dal rappresentare il collasso commerciale di Internet”. Con queste parole Vint Cerf, padre del protocollo TCP/IP su cui è fondata la Rete e chairman dell’ICANN, dà la stura ai propri pensieri sul momento difficile della net-economy dopo il boom degli ultimi due anni.
Cerf non si è mai opposto all’ingresso del commercio e del mercato su Internet, ritenendolo anzi salutare sul lungo periodo per lo sviluppo della Rete e dell’accesso. Oggi, secondo Cerf, quanto sta avvenendo “è la prova che i principi del business del 20esimo secolo sono ancora importanti. Per mantenere in positivo la tua attività serve ancora fare più soldi di quanti se ne spendono”.
“In generale – ha spiegato Cerf – credo che la dose di terapia fondata sul recupero della realtà faccia bene al mercato Internet, proprio come quel tipo di fuoco nelle foreste che viene riconosciuto come salutare”.
Cerf, che oggi con l’ICANN si trova a dover sovraintende a interessi economici e politici internazionali di alto livello, ha spiegato che a suo parere la situazione attuale “significa che il capitale andrà alle aziende che hanno un modello di business buono e non solo qualcosa che ha a che vedere con Internet. Si tratta, in effetti, di buone notizie per chi ha buone idee di business”.