Oggi entra ufficialmente in vigore il regolamento sul certificato COVID digitale UE, ma diversi paesi hanno già iniziato il rilascio da alcune settimane. I cittadini europei possono quindi viaggiare in Europa senza essere obbligati al rispetto delle restrizioni, come la quarantena. In Italia è possibile ricevere il “green pass” dal 18 giugno tramite app Immuni, app IO, Fascicolo Sanitario Elettronico e Piattaforma DGC.
Certificato COVID per la libera circolazione
La Commissione europea ha più volte sottolineato che il Certificato COVID UE non è obbligatorio per la libera circolazione, ma serve solo per essere esentati dalle restrizioni. Il documento è accessibile a tutti in formato digitale o cartaceo e in due lingue (inglese e quella del paese di origine). Attraverso la lettura del codice QR, il personale qualificato rileva il possesso di uno dei tre requisiti: avvenuta vaccinazione, test negativo o guarigione.
Ad oggi, tutti gli stati membri dell’Unione europea hanno attivato la piattaforma per il rilascio dei certificati. L’elenco include anche tre paesi SEE (Spazio Economico Europeo), ovvero Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Svizzera, San Marino e Città del Vaticano sono già tecnicamente connessi al Gateway UE, ma non hanno ancora avviato il rilascio dei certificati.
È previsto un periodo transitorio fino al 12 agosto, durante il quale gli stati possono utilizzare altri formati che dovrebbero essere accettati negli altri paesi europei. Il regolamento ha una validità di 12 mesi, quindi fino al 30 giugno 2022, ma non è stata ancora fissata una validità per i certificati di vaccinazione (dipenderà dagli studi sulla durata della protezione offerta dai vaccini). In Italia vengono rilasciati anche dopo la prima dose, ma questa opzione potrebbe essere eliminata per colpa della variante Delta.