Certificato Verde: cosa c'è nel QR Code e quale app usare per leggerlo

Certificato Verde: cosa c'è nel QR Code?

Ecco cosa si cela dietro al QR Code del Certificato Verde: come leggerlo, quali informazioni contiene ed ogni altro dettaglio del DPCM.
Certificato Verde: cosa c'è nel QR Code?
Ecco cosa si cela dietro al QR Code del Certificato Verde: come leggerlo, quali informazioni contiene ed ogni altro dettaglio del DPCM.

In questi giorni milioni di italiani stanno ricevendo una notifica che indica il potenziale possesso di un Certificato Verde e la possibilità di scaricarlo. Questa certificazione è un vero e proprio lasciapassare per poter partecipare a eventi, per intraprendere viaggi e per respirare un clima di libertà maggiore dopo oltre un anno di pandemia. Il cuore del documento è in un QR Code che, tramite app VerificaC19, può essere letto e validato per autorizzare l’accesso.

Quel che non tutti sanno è ciò che si cela dietro questo codice, ossia le informazioni che VerificaC19 è in grado di veicolare.

Il QR Code del Certificato Verde

Quanto disponibile nel QR Code del Certificato Verde è quanto esplicitato anzitempo nel DPCM 17 giugno 2021 firmato da Mario Draghi:

  1. Le certificazioni verdi COVID-19, rilasciate dalla Piattaforma nazionale-DGC, riportano i seguenti dati generali comuni a tutte e tre le tipologie di certificazioni:
    1. cognome e nome;
    2. data di nascita;
    3. malattia o agente bersaglio;
    4. soggetto che ha rilasciato la certificazione verde COVID-19: Ministero della salute;
    5. identificativo univoco della certificazione verde COVID-19;
  2. La certificazione verde COVID-19 di avvenuta vaccinazione riporta altresì le seguenti indicazioni:
    1. tipo di vaccino somministrato;
    2. denominazione del vaccino;
    3. produttore o titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino;
    4. numero della dose effettuata e numero totale di dosi previste per l’intestatario della certificazione verde COVID-19;
    5. data dell’ultima somministrazione effettuata;
    6. Stato in cui è stata effettuata la vaccinazione.
  3. La certificazione verde COVID-19 di avvenuta guarigione riporta altresì le seguenti indicazioni:
    1. data del primo test molecolare positivo;
    2. Stato che ha effettuato il primo test molecolare positivo;
    3. data inizio validità della certificazione verde COVID-19;
    4. data fine validità della certificazione verde COVID-19.
  4. La certificazione verde COVID-19 di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo riporta altresì le seguenti indicazioni:
    1. tipo del test;
    2. nome del test (facoltativo per test molecolare);
    3. produttore del test (facoltativo per test molecolare);
    4. data e ora del prelievo del campione per il test;
    5. risultato del test;
    6. centro o struttura in cui è stato eseguito il test;
    7. Stato in cui è stato effettuato il test.

Il QR Code contiene altresì la firma digitale che garantisce la validità delle informazioni contenute: senza quest’ultimo sigillo, l’intera certificazione non ha alcuna validità.

Il DPCM definisce i dettagli che stanno dietro ognuna di queste informazioni: chi è deputato all’emissione del certificato, quali siano le prerogative della certificazione, quali i dati trattati, eccetera.

VerificaC19: l'app del Ministero per leggere il Certificato Verde (Green Pass)

Il Certificato Verde, tuttavia, ha anche una validità limitata. Non solo questo periodo è definito da DPCM, ma v’è anche la possibilità per cui la cessazione possa avvenire prima del suo decorso naturale:

Nell’eventualità in cui una struttura sanitaria afferente ai Servizi sanitari regionali, un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico USMAF o SASN comunichi alla Piattaforma nazionale-DGC, attraverso il Sistema TS, la positività al SARS-Cov-2 di una persona vaccinata o guarita da SARS-CoV-2, la Piattaforma nazionale-DGC genera una revoca delle certificazioni verdi COVID-19 eventualmente già rilasciate alla persona e ancora in corso di validità, inserendo gli identificativi univoci di dette certificazioni nella lista delle certificazioni revocate e comunicandoli al Gateway europeo. Della revoca di cui al primo periodo la Piattaforma nazionale-DGC invia notifica all’interessato, anche per il tramite dei dati di contatto eventualmente disponibili.

Tutto ciò in un semplice QR Code, leggibile e verificabile, che solo l’app ufficiale VerificaC19 è deputata ad analizzare compiutamente.

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Pubblicato il
24 giu 2021
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