Una delle visioni del futuro che sembrano sempre più concrete è quella che parla di innesti, tecnologia da indossare e metallo cromato: in una sola parola, cyberpunk. In particolare il Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas 2014 si è aperto all’insegna di quella categoria di prodotti definiti wearable – indossabili – che sono pensati per integrare la tecnologia con il corpo e quindi nella vita dei singoli utenti , così come sta tentando di fare Mountain View con i suoi Google Glass.
D’altronde, che siano smartwatch, occhiali intelligenti o altri tipi di indumenti dotati di sensori ed integrati a dispositivi di controllo, il mercato della wearable technology è considerato tra i più redditizi del prossimo futuro: secondo una nuova ricerca condotta da Forrester il settore sta vivendo un vero e proprio boom che, se non si dissolverà come una bolla di sapone, è destinato a rendere la nuova tecnologia presto determinante nella vita delle persone. Secondo J.P. Gownder di Forrester “entro il 2020 sarà la normalità per gli impiegati di molte imprese”. E secondo una ricerca di Juniper , per i prossimi quattro anni si tratterà di un mercato da quasi 20 miliardi di dollari.
D’altra parte le potenzialità sono assolutamente grandissime: anche perché si tratta di un campo inesplorato e vastissimo, che va – partendo dal basso – dalla suola FootLogger sviluppata della sud-coreana 3L che, grazie ad otto sensori di pressione e tre accelerometri collegati via Bluetooth al dispositivo, permette di monitorare corsa e camminata dell’utente, fino alla start-up i4C Innovations che ha presentato Voyce , un collarino per controllare la salute del proprio cane .
Parlare di boom e di bolla, poi, non deve sembrare esagerato anche per quanto visto già solo nelle prime ore del CES: solo per quanto riguarda gli smartwatch sono già dieci le aziende che si sono fatte avanti con una propria offerta da polso, tra cui Burg Limited , Cookoo , Sonostar , Kronoz , Metawatch e Neptune Pine .
Non sono d’altronde solo piccole (e semi-sconosciute) aziende a tastare il polso del nuovo mercato: Qualcomm dovrebbe essere pronta con il suo Toq, così come Sony, LG, Epson ed Intel, nonché aziende che partono dal business delle tecnologie sportive come Garmin.
LG ha infatti presentato la fascetta da polso LG Lifeband Touch e le cuffie LG Heart Rate Earphones : non spingendo troppo sull’acceleratore, LG con entrambi i prodotti si limita ad offrire soluzioni destinate al fitness e al monitoraggio cardiaco e dell’attività sportiva , da collegare via Bluetooth con app, smartphone e cardiofrequenzimetro esistenti.
Nella stessa direzione hanno deciso di correre anche Epson, Garmin e Sony, ognuna con un proprio braccialetto tecnologico con connessione Bluetooth: la prima ha lanciato Pulsense; la seconda Vívofit, che – a partire da 130 dollari – offre diverse funzioni di controllo, tra cui una barra rossa che avverte il possessore se non fa una regolare attività sportiva (o anche solo una camminata per spezzare la sedentarietà quotidiana); la terza Core, una fascetta per il monitoraggio fitness che arriverà in primavera sul mercato: collegata ad un’apposita app chiamata Lifelog, Sony intende farne una piattaforma aperta, puntando in questo senso allo sviluppo di un vero e proprio ecosistema.
Per quanto riguarda gli smartwach, poi, Pebble , startup già in grado di ottenere dieci milioni di dollari su Kickstarter, ha presentato Steel, nuovo modello in metallo che dal 28 gennaio sarà in vendita a 259 dollari (cento dollari in più del primo Pebble).
Fra gli occhiali intelligenti, poi, al CES sono stati presentati anche i GlassUp di Vuzix che proiettano semplici righe di testo (ricette, tweet, email, indicazioni stradali ecc.) direttamente sulla propria visuale, evitando così il problema di sguardo perso nel vuoto che ha finora generato qualche ironia nei confronti dei Google Glass. Anche Epson si lancia sul mercato degli smart glass, esordendo così nel mercato wearable sia con un braccialetto che con gli occhiali: il suo prodotto si chiama Moverio BT-100 e, per 700 dollari, offre supporto Bluetooth, collegamento con Android 4.0, Dolby Digital Plus e sensori per il movimento della testa.
Claudio Tamburrino