Artemis I, attualmente pianificata per il mese di marzo, non sarà solo la missione che vedrà il debutto del razzo SLS (Space Lauch System), ma anche quella che porterà Alexa nello spazio. A bordo della navicella Orion, progettata da Lockheed Martin, verrà installato un dispositivo (Callisto) che consentirà di interagire con l’assistente di Amazon e di utilizzare la videoconferenza Webex di Cisco.
Alexa nello spazio con Artemis I
A bordo della navicella Orion, fissata alla sommità del razzo SLS, non ci saranno astronauti. Per il viaggio di andata e ritorno verso la Luna verrà utilizzato un manichino e un’interfaccia uomo-macchina che offrirà una comunicazione audio e video con la Terra. Il dispositivo Callisto permetterà di tramettere e ricevere audio e video tramite altoparlanti, Alexa e un iPad.
Amazon ha dovuto ovviamente modificare gli algoritmi dell’assistente, considerate le condizioni ambientali molto diverse da quelle presenti nelle abitazioni terrestri. All’interno della navicella Orion ci sono rumori, vibrazioni e riverbero. Inoltre le risposte di Alexa non arrivano in tempo reale. È stata quindi sviluppata la tecnologia Local Voice Control che consente all’assistente di funzionare anche in assenza di connessione. L’elaborazione avviene localmente e ci sono varie risposte per domande predeterminate.
Una persona del controllo missione potrà chiedere, ad esempio, la velocità di navigazione oppure la temperatura all’interno della navicella. Alexa recupererà i dati dalla telemetria di bordo. L’assistente verrà sfruttato anche per cambiare l’illuminazione. Lo schermo dell’iPad permetterà invece di utilizzare il servizio Webex di Cisco, ma in questo caso potrebbe esserci problemi di comunicazione. In pratica sarà come portare un Echo Show nello spazio.
Una successiva versione di Callisto potrebbe essere installata nella navicella Orion usata per la missione Artemis II con astronauti a bordo. Gli utenti possono rimanere aggiornati sulla missione Artemis I, pronunciando il comando “Alexa, portami sulla Luna“.