Bisogna ammetterlo, al giorno d’oggi siamo tutti schiavi del telefono. Siamo sempre lì a controllare messaggi, email, social. E il risultato qual è? Che andiamo sempre a caccia del caricabatterie come Indiana Jones con il tesoro perduto. Ma al CES 2025 è arrivato il salvatore della patria: Swippitt.
Swippitt conquista il CES 2025: batteria carica in 2 secondi netti
Ok, magari di primo acchito Swippitt non ha un look accattivante… Assomiglia più a un porta kleenex o a un tostapane che a un dispositivo hi-tech. Ma si sa, le apparenze ingannano. Basta infilarci dentro il proprio smartphone per ricredersi immediatamente. Esattamente 2 secondi dopo. Perché è questo il tempo che impiega per ricaricarlo!
Ma come funziona Swippitt? Semplice: è composto da due elementi fondamentali, l’Hub (la base) e la custodia, che l’azienda chiama Link. Il “trucco” sta nella batteria sul retro della custodia. Una volta inserita nell’Hub, viene sostituita in un nanosecondo con un’altra batteria da 3.500 mAh carica al 100%. Nel frattempo, la batteria scarica inizia il suo ciclo di ricarica.
L’aspetto interessante è che l’Hub è compatibile con qualunque telefono, purché dotato di custodia Swippitt. Certo, la custodia con il pacco batteria è un pelo più ingombrante di una normale, ma tutto sommato resta piuttosto compatta e maneggevole. Ma non è finita qui: dentro l’Hub ci sono ben 5 batterie, e non c’è spreco: la batteria dà solo la carica che serve, e l’energia non utilizzata rimane in riserva per quando se ne ha bisogno. Ciliegina sulla torta: c’è pure un’app gratuita che permette di tenere d’occhio la carica delle batterie.
Meglio Swippitt o 5 powerbank?
E ora la nota dolente: il prezzo. L’Hub viene venduto a 450 dollari e ogni custodia ha un prezzo di 120 dollari. Sia chiaro: Swippitt è un gadget interessante. Ma con quella cifra ci si può comprare 5 powerbank e tenerseli come riserva, no?