Las Vegas – È un Ballmer ottimista quello che si presenta al pubblico del CES di Las Vegas per il suo consueto keynote di apertura: un Ballmer che non perde occasione per ironizzare sui suoi tormentoni, dal più recente “Bing Bing Bing” al più tradizionale “developers developers developers”, ma che soprattutto ci tiene a precisare che il 2009, nonostante la crisi e i tagli, è stato un anno in qualche modo positivo per Microsoft e per l’industria IT in generale. E tutto grazie all’attenzione di tutti rivolta al futuro, piuttosto che al passato.
Il quadro mostrato da Ballmer è un quadro in profonda evoluzione: il pezzo forte di tutta la presentazione sono senz’altro i prototipi dei tablet (o, come li chiama il CEO di Microsoft, “slate computer” – rifacendosi a quell’iSlate by Apple di cui si fa tanto parlare) e l’annuncio che Project Natal sarà disponibile per le vacanze natalizie del 2010 . Come dire, dopo la mezza rivoluzione dei netbook, si prepara per il settore un anno di profondi cambiamenti sul piano dei form factor dei PC e delle interfacce: ironia della sorte, sono entrambi progetti che nel corso della sua leadership Bill Gates aveva profondamente sostenuto, e che solo oggi dopo anni dal suo ritiro dalle scene trovano compimento.
In ogni caso, Ballmer è ottimista: snocciola alcune cifre su Xbox e Windows Seven, ma senza entrare troppo nel dettaglio. Il nuovo sistema operativo consumer, in particolare, sembra essere riuscito a dare una sferzata decisiva al settore, tanto da riuscire a ribaltare le fosche previsioni Gartner che volevano le vendite in calo di un paio di punti percentuali nei 12 mesi appena trascorsi: con una iniezione di fiducia, e un raddoppio delle vendite al lancio e durante le festività, anche il 2009 della crisi si è chiuso in positivo. E per il 2010 la stessa Gartner prevede una crescita a doppia cifra: l’annunciato accordo con HP per fornire Bing e MSN come search engine e portale di default su tutti i computer venduti appare dunque come una scommessa sull’iniezione di fiducia che questa crescita potrà offrire anche alle attività online di Redmond.
Proprio Bing e MSN, infatti, sono gli argomenti apparentemente più trascurati da Ballmer: si fa un gran parlare di esperienza utente migliorata con Seven, dell’ecosistema “quasi senza limiti” costruito attorno al sistema operativo a finestre più venduto al mondo, e i prototipi tablet di HP, Archos e Pegatron mostrati al pubblico sono la dimostrazione della versatilità dell’OS stesso. Ma non bisogna farsi trarre in inganno: BigG, dal canto suo, sta aggiungendo silenziosamente una nuova freccia al suo arco, puntando sempre di più anche al ruolo di fornitrice (o mediatrice) di contenuti . Ed è anche per questo che Xbox e MediaRoom 2.0 ricevono tanta attenzione nel corso della conferenza.
Numeri Microsoft non ne fornisce, ma è evidente (e ovvio) il tentativo di valorizzare al massimo i contenuti e i brand di cui ha il controllo: Bing è sostenuto come motore decisionale e ne vengono esaltati i risultati in termini di crescita sul mercato, Halo è la testa di ponte di un’offerta gaming piuttosto ricca che spazierà dall’arcade (grazie alla nuova sezione GameRoom di Xbox Live) ai generi più moderni (c’è pure un nuovo franchise definito “thriller psicologico”, un videogame a puntate intitolato Alan Wake), e il connubio tra Xbox e Zune HD punta a diventare una piattaforma competitiva per la vendita e il noleggio di contenuti , forniti tra gli altri da Netflix, Canal+ e BskyB.
L’interfaccia Natal, nelle intenzioni di Microsoft, dovrebbe chiaramente unire e convogliare l’interesse del pubblico sulla propria offerta: niente più telecomandi o joystick, ma un semplice movimento della mano per mandare in esecuzione il film, fermarlo, per giocare o per fare qualunque altra cosa prima o poi finirà dentro la Xbox. Al centro dell’intrattenimento domestico , è questa la scommessa consumer di Redmond, ci è finita la console videoludica : alla Xbox manca ancora il Bluray della PS3, ma è evidente che Microsoft punti piuttosto allo streaming e alle offerte realizzate in collaborazione con operatori locali (citata la statunitense AT&T) per fornire servizi di video on demand e payTV somministrati tramite il proprio hardware e software.
Dieci anni fa – e sono parole di Alex Payne, ovvero il capo della divisione Windows e Online EMEA di BigM – Microsoft pensava a se stessa come un’azienda votata al mondo Enterprise: oggi il quadro è cambiato, a Redmond pensano di dover fare e poter fare di più nel mondo consumer , e per questo stanno lavorando. Per scrollarsi di dosso il paragone con Apple vengono snocciolati i principi di personalizzazione e “socializzazione” dell’esperienza fornita ai consumatori: un approccio concretizzato già, a detta dell’azienda, nella produzione di Seven e nel design di Bing, con l’obiettivo di “garantire la migliore esperienza possibile”, dimenticando almeno per il momento il problema della leadership.
Nel concreto, nel 2010 ci saranno un po’ di novità che a Redmond sperano siano comunque in grado di restituirle la leadership: a febbraio, ormai sembra quasi scontato, al World Mobile Congress di Barcellona dovrebbe fare il suo debutto Windows Mobile Phone 7 , nel quale si ripongono le speranze di riuscire ad arginare l’ondata Android e iPhone. Poi sarà il turno di Bing finalmente aggiornato anche in Europa, nel Vecchio Continente potrebbe fare il suo debutto anche Zune , ci sarà Office 2010 (per i quali hanno cominciato a circolare i primi prezzi), verranno commercializzati i nuovi tablet (forniti di ebook reader e Windows 7) e infine a Natale arriverà Natal.
Certo non mancano le sfide, e oggi come oggi Microsoft è forse una delle poche aziende al mondo capace di sostenere investimenti in tanti settori diversi, tutti contemporaneamente. Nel complesso, si coglie anche un cambio di strategia di comunicazione in quel di Redmond: profilo più basso, meno ammiccamenti e il tentativo di mostrare concretezza e lucidità . C’è anche una sorta di ritorno alle origini: “Il PC resta il dispositivo più smart sul mercato” sentenzia Ballmer. Una definizione che probabilmente a Bill Gates sarebbe piaciuta.
Luca Annunziata