X ha appena annunciato che il suo chatbot Grok AI sarà presto disponibile in Europa, grazie a un accordo raggiunto con le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea. Tuttavia, i riassunti delle notizie saranno accessibili solo dopo le prossime elezioni generali dell’Unione Europea.
We are excited to bring Grok to Europe!
Today we are beginning to roll out access to Grok’s AI search assistant feature to X Premium subscribers.
Once the European Elections have concluded, we will continue the rollout of contextualised trends for all users.
— Global Government Affairs (@GlobalAffairs) May 15, 2024
Preoccupazioni sulla diffusione di notizie false
La decisione di posticipare il lancio dei riassunti delle notizie dopo le elezioni europee potrebbe essere legata al fatto che Grok ha già diffuso diverse notizie false in passato, oltre che indicazioni pericolose su come costruire una bomba. I funzionari europei potrebbero quindi essere comprensibilmente preoccupati per questo aspetto in vista delle elezioni. Tuttavia, questa scelta solleva anche degli interrogativi: le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea riconoscono che il chatbot AI di X può creare notizie false, ma sono meno preoccupate in altri momenti?
L’arrivo di Grok in Europa segue l’annuncio della scorsa settimana riguardante il suo lancio nel Regno Unito, parte di un più ampio piano di X per aumentare il numero di persone interessate a pagare l’abbonamento a X Premium. Tuttavia, i dati suggeriscono che X Premium non sta ancora riscuotendo un grande successo.
Calo delle entrate in-app di X
Secondo i dati di AppFigures, le entrate in-app di X sono diminuite ad aprile, dimostrando che lo slancio verso X Premium sta rallentando nel tempo. Nonostante le entrate siano aumentate costantemente da dicembre 2022, quando X Premium è stato lanciato (o rilanciato), l’importo totale è calato a febbraio e poi di nuovo ad aprile.
Questo suggerisce che l’aggiunta dell’accesso a Grok come bonus non sta portando a un aumento significativo del numero di abbonati. Anche se questi dati non includono le iscrizioni su desktop o gli acquisti di pacchetti annuali, sembrano indicare che meno dello 0,5% degli utenti di X è disposto a pagare per X Premium.
Grok lancia il guanto di sfida a OpenAI
Resta da vedere se rendere Grok disponibile a un maggior numero di persone aiuterà a invertire questa tendenza. X sembra convinta che la sua versione intelligente e impertinente di un chatbot AI, alimentato dai post di X, sia un’opzione migliore rispetto alla concorrenza. Tuttavia, OpenAI ha già molte più persone che pagano per l’accesso a ChatGPT rispetto a quelle che si registrano per usare Grok.
Rendere Grok disponibile in più Paesi è sicuramente un passo fondamentale, ma X dovrà ancora convincere i consumatori che si tratta di uno strumento prezioso, soprattutto considerando la crescente concorrenza di Meta e Google. Elon Musk sta cercando di fare dell’intelligenza artificiale un punto chiave sia di X che di Tesla, e potrebbe avere qualche asso nella manica per renderla più rilevante. Non resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione.