Quando si pone una domanda a ChatGPT, può capitare che la risposta fornita non sia esattamente ciò che ci si aspettava o desiderava, sia per quanto riguarda il contenuto sia per la struttura. In particolare, ChatGPT tende spesso a essere prolisso nelle risposte, aggiungendo frasi introduttive o conclusive non necessarie, oltre al contenuto che risponde effettivamente alla domanda posta nel prompt.
Per fare un esempio pratico: se si chiede a ChatGPT “Puoi elencarmi 5 vantaggi dell’energia solare?“, la risposta tipica potrebbe essere simile a questa: “L’energia solare è una fonte energetica rinnovabile che presenta numerosi vantaggi, sia per l’ambiente che per l’economia. Prima di elencare specificamente i 5 principali benefici, è importante sottolineare che...” e così via, con una lunga premessa non richiesta, per poi passare alla lista vera e propria dei 5 vantaggi.
Questo tipo di risposte molto articolate e verbose possono risultare frustranti per l’utente, che si aspetterebbe invece un contenuto più schematico, sintetico e focalizzato esclusivamente su ciò che è stato esplicitamente richiesto nella domanda.
Come ottenere da ChatGPT risposte concise e ben strutturate (senza impazzire)
Questa cattiva “abitudine” di ChatGPT, comporta un eccesso di informazioni che l’utente non ha tempo o interesse di leggere per intero. Per ovviare a questo problema e ottenere risposte più concise e ben strutturate, è possibile includere nel prompt alcune frasi chiave, che indichino esplicitamente al chatbot come formattare la risposta.
Per ottenere risposte mirate e ben strutturate, si può chiedere a ChatGPT di rispondere in modo sintetico, senza fare introduzioni o trarre delle conclusioni, oppure utilizzando formattazioni specifiche come tabelle o elenchi puntati. Ecco alcune frasi e altri elementi utili da aggiungere ai prompt per ricevere risposte in linea con le proprie esigenze.
1. Specificare la lunghezza desiderata
Per ottenere da ChatGPT risposte brevi e concise, può essere utile specificare esplicitamente nel prompt la lunghezza desiderata della risposta, ad esempio indicando un numero massimo di parole. Inserendo una frase come “Usa massimo 10 parole” o “Rispondi con non più di 2 frasi“, si costringe ChatGPT a condensare al massimo le informazioni nel numero limitato di parole indicato, evitando digressioni o dettagli superflui.
Ovviamente il numero di parole può essere adattato alle proprie esigenze. Questa tecnica può essere applicata sia a domande aperte che a richieste di elenchi puntati su qualunque argomento.
Ecco un esempio. Prompt originale: “Puoi elencarmi 5 trend tecnologici emergenti nel 2024?“, Prompt modificato: “Puoi elencarmi 5 trend tecnologici emergenti nel 2024? Sintetizza ogni punto in una frase di massimo 8 parole.” Possibile risposta di ChatGPT:
- Intelligenza artificiale generativa;
- Realtà aumentata e virtuale;
- Internet of Things (IoT);
- Blockchain e criptovalute;
- Quantum computing.
- 2. Chiedere esempi specifici
ChatGPT a volte dà risposte troppo generiche. Se si è alla ricerca di approfondimenti specifici o di esempi concreti quindi, è preferibile richiederli in modo esplicito.
Ad esempio, aggiungendo frasi come “Fornisci un esempio pratico per ogni punto” oppure “Supporta ciascun elemento con un caso reale” si indirizza il chatbot a corredare la sua risposta con esempi reali e pratici, anziché limitarsi a spiegazioni generiche o teoriche. Se ad esempio si chiede a ChatGPT: “Indica 3 vantaggi dell’intelligenza artificiale e supporta ciascuno con un esempio concreto“, una possibile risposta potrebbe essere:
- Automatizzazione di attività ripetitive (esempio: chatbot che rispondono alle domande frequenti dei clienti);
- Individuazione di modelli in grandi quantità di dati (esempio: prevenzione delle frodi con il machine learning);
- Personalizzazione di prodotti e servizi (esempio: raccomandazioni di Netflix basate sui gusti dell’utente).
Inoltre, tali suggerimenti possono essere combinati tra loro all’interno dello stesso prompt. Ad esempio, è possibile richiedere contemporaneamente che la risposta sia sintetica, includa esempi concreti e rientri entro un numero massimo di parole o righe. Nel caso dell’esempio riportato, si sarebbe potuto aggiungere al prompt la richiesta “Usa massimo 10 righe per spiegare ogni motivo con un esempio pratico“.
3. Usare i tag per la chiarezza
Se si vuole che ChatGPT segua ogni singola istruzione impartita, è una buona idea utilizzare dei tag nei prompt (come questi: < >). In questo modo è più facile per l’AI individuare e seguire tutte le istruzioni inserite. Quando si da ChatGPT una richiesta con molte istruzioni, infatti, può capitare che si dimentichi di rispondere a una (o due, o diverse). È un problema piuttosto comune in realtà, ma c’è una soluzione anche per questo: basta incorporare i tag nelle richieste.
L’uso di tag o parentesi nei prompt permette di strutturare chiaramente le istruzioni e di migliorare la qualità delle risposte del chatbot. I tag aiutano a suddividere il prompt in sezioni distinte. In questo modo, ChatGPT può capire meglio quali sono le intenzioni dell’utente e fornire risposte più pertinenti. I tag, in buona sostanza, consentono di definire variabili, ruoli o stili specifici per ottenere risposte ad hoc.
Come includere le parentesi nel prompt?
Ecco un esempio di come usare i tag all’interno del di prompt per strutturare le istruzioni:
<ruolo>Sei un esperto di marketing digitale</ruolo>
<compito>Crea una strategia di contenuti per i social media</task>
<target>Giovani professionisti tra i 25 e i 35 anni</target>
<goal>Aumentare l’engagement e le conversioni per una nuova app di produttività</goal>
<formato>
– Introduzione (2-3 frasi)
– 5 idee di contenuto con esempi concreti
– Consigli per la frequenza di pubblicazione
– Conclusione (1-2 frasi)
</format>
<tone>Professionale ma disinvolto, adatto a un pubblico giovane e dinamico</tone>
Come ultimo consiglio, è possibile richiedere direttamente a ChatGPT di inserire tag in un prompt per strutturare meglio le istruzioni fornite. Ad esempio: “Puoi aggiungere tag alla seguente richiesta per strutturarla in modo più efficace?“. Tale accorgimento non stravolgerà di certo l’utilizzo di ChatGPT, ma consentirà di ottenere risposte migliori rispetto a quelle ottenute utilizzando un prompt standard.
Ottenere risposte precise da ChatGPT, dipende anche dal prompt
Quando si formula una richiesta al chatbot di OpenAI, la qualità della risposta dipende in gran parte dalla modalità con cui viene posta la domanda. Spesso ChatGPT tende a essere prolisso o troppo vago e generico, con lunghe introduzioni e conclusioni che non sono assolutamente necessarie, e non fanno altro che appesantire la risposta.
Per ovviare a questo problema, è fondamentale strutturare i prompt in modo efficace, fornendo istruzioni chiare e specifiche su come si vuole che la risposta venga strutturata. Alcune strategie permettono per così dire di “guidare” ChatGPT verso risposte sintetiche, mirate e ben strutturate.
In particolare, indicare esplicitamente il numero massimo di parole, richiedere esempi concreti a supporto o inserire tag e variabili all’interno del prompt, sono tutti piccoli trucchi che obbligano ChatGPT a rispondere in modo puntuale, evitando inutili divagazioni.
Perciò, dedicare un po’ di attenzione in più alla costruzione del prompt e specificare il tipo di output desiderato, aiuta ChatGPT a fornire risposte di qualità superiore, oltre che più pertinenti, e può fare davvero la differenza nel risultato finale.