Non basta avere un QI molto alto per avere successo nel lavoro. Ciò che fa davvero la differenza è la cosiddetta “intelligenza emotiva” o “quoziente emotivo” (QE), ovvero la capacità di comprendere le emozioni proprie e altrui. Anche se una persona può essere estremamente intelligente, infatti, se non riesce a decifrare le caratteristiche individuali delle persone con cui interagisce, difficilmente avrà un impatto significativo su di loro, con il rischio di non ottenere il giusto apprezzamento per i propri sforzi.
Il quoziente emotivo può migliorare il lavoro di squadra e la carriera
La capacità di comprendere le personalità degli altri consente di adattare il proprio approccio e la propria comunicazione per rispondere alle loro esigenze e preferenze. Ogni individuo è unico e ha modi diversi di pensare, agire e reagire. Quando si riesce a riconoscere queste differenze e a stabilire una connessione empatica con gli altri, si crea un terreno fertile per la collaborazione, la motivazione e l’influenza positiva.
Ad esempio, se si lavora in un team, comprendere le personalità dei colleghi può favorire una comunicazione più efficace e una migliore gestione dei conflitti. Inoltre, quando si interagisce con i superiori, comprendere le loro preferenze e i loro valori può aiutare a presentare il proprio lavoro in modo più persuasivo e ad ottenere il riconoscimento e le opportunità di crescita che si meritano.
Aumentare l’intelligenza emotiva con i prompt di ChatGPT
Saper collaborare con gli altri è un’abilità interpersonale fondamentale nel contesto lavorativo. Non è un caso, infatti, che la capacità di team working sia tra le competenze più richieste dai recruiter.
Per fare squadra, tuttavia, bisogna conoscere gli altri, quali sono i loro bisogni, i loro desideri e gli stati d’animo in quel momento. Anche se l’empatia non è esattamente il proprio punto di forza, non bisogna disperare. ChatGPT, infatti, può diventare un alleato per imparare a sviluppare questa preziosa abilità e creare relazioni più profonde, ma anche più opportunità per tutti.
1. Essere più consapevoli di sé
Per aumentare l’intelligenza emotiva, bisogna capire le proprie emozioni. Capire cosa ci fa arrabbiare, entusiasmare, emozionare, motivare o scoraggiare. Più si comprende se stessi, più si capisce la causa e l’effetto, più si può applicare tutto questo agli altri e immedesimarsi nei loro bisogni. Diventare più consapevoli di sé fa miracoli per il quoziente emotivo! Ecco il prompt da dare in pasto al chatbot di OpenAI:
“Guidami attraverso un esercizio per aumentare la mia autoconsapevolezza e comprendere meglio le mie emozioni. Inizia chiedendomi di riflettere su una situazione recente in cui ho provato emozioni forti come rabbia, eccitazione, motivazione o delusione. Una volta spiegata la situazione, chiedimi di esplorare cosa ha scatenato queste emozioni e come ho reagito sia internamente che esternamente. Dopo aver risposto, aiutami ad analizzare queste reazioni per capire quali sono i miei schemi emotivi e le mie cause scatenanti. L’obiettivo di questo esercizio è approfondire la comprensione di me stesso, un passo fondamentale per migliorare la mia intelligenza emotiva e l’empatia verso gli altri“.
2. Rispondere, non reagire
Gestire un’azienda è un’esperienza piena di alti e bassi. I clienti cambiano, i membri del team stupiscono o deludono, e si può passare dal successo al fallimento nel giro di una sola e-mail. Ma lasciarsi travolgere da ciò che succede è la strada per il fallimento. L’intelligenza emotiva può essere di grande aiuto. Si può sfruttare la propria autoconsapevolezza per osservare le proprie reazioni alle parole o alle azioni degli altri senza reagire impulsivamente. Si può praticare l’indifferenza, la calma e la padronanza di sé. Ecco il prompt per ChatGPT:
“Guidami attraverso una serie di scenari di ruolo in cui mi imbatto in notizie drammatiche e inaspettate in un contesto aziendale. La mia attività è [descrivere la propria attività] e il mio ruolo comprende [descrivere il proprio ruolo]. L’obiettivo è esercitarsi a rispondere con calma e compostezza piuttosto che reagire emotivamente. Inizia con uno scenario in cui un cliente fornisce un feedback sorprendente, poi, dopo aver risposto, passa a una situazione in cui un membro del team presenta una sfida inaspettata. Continua con uno scenario che prevede un’e-mail o una comunicazione critica che potrebbe avere ripercussioni sull’azienda. Dopo ogni scambio, invitami a fermarmi, riflettere e rispondere usando l’intelligenza emotiva. L’obiettivo è sviluppare la capacità di mantenere un contegno composto e controllato di fronte a sfide o notizie inaspettate“.
3. Empatizzare davvero
L’empatia è fondamentale per capire il proprio team e i propri clienti. Vedere il mondo come loro lo vedono aiuta a comunicare meglio e a offrire loro ciò che vogliono. Ma l’empatia non deve essere superficiale. Non basta cogliere la prima emozione che qualcuno mostra in una situazione. Questo non è segno di intelligenza emotiva. Per essere davvero bravi in questa abilità, bisogna entrare in sintonia con i pensieri e i sentimenti di quella persona a tutti i livelli. Bisogna capire i suoi valori, le sue priorità, le sue paure e i suoi desideri. Solo così si può capire come ragiona. Ecco il prompt per ChatGPT:
“Aiutami a entrare in sintonia con gli altri, guidandomi attraverso una serie di esercizi. Inizia concentrandoti su [descrivere un membro specifico del team o un cliente] e aiutami a lavorare su qualcosa che stanno affrontando, ovvero [descrivere una sfida legata al lavoro o una difficoltà personale]. Senza darmi le risposte, fornisci 3 domande che mi spingano a mettermi nei loro panni e a esplorare le loro emozioni, pensieri, valori, priorità, paure e desideri su più livelli. Dopo aver fatto questo, incoraggiami ad approfondire il loro punto di vista per ottenere una comprensione completa dei loro sentimenti e della loro mentalità. L’obiettivo è migliorare la mia intelligenza emotiva sviluppando una maggiore capacità di empatizzare con gli altri a un livello più profondo“.
4. Chiedere feedback
Chi ha molta fiducia nelle proprie capacità potrebbe ritenere di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno. Tuttavia, per aumentare la propria intelligenza emotiva, è utile chiedere feedback. L’autoconsapevolezza è importante, ma non basta per capire come gli altri percepiscono le proprie parole o azioni. Ecco perché è fondamentale superare l’orgoglio e chiedere un riscontro. Ecco la richiesta per ChatGPT:
“Scrivi un messaggio per un membro del mio team, [il suo nome], in cui chiedo il suo feedback, in particolare su [un’area specifica della propria condotta aziendale o del proprio stile di comunicazione]. Questo messaggio sarà consegnato tramite [specificare il mezzo, ad esempio e-mail] e nel mio stile. Per contestualizzare, ecco un messaggio precedente in modo che tu possa emulare lo stile. [Includere il messaggio precedente]. Ringrazialo in anticipo per il suo aiuto e spiega che il suo feedback mi aiuterà a [descrivere il risultato che vuoi ottenere]“.
5. Risolvere le incomprensioni del passato
In situazioni passate di conflitto, l’intelligenza emotiva ha sicuramente svolto un ruolo cruciale. Spesso, le persone non agiscono con malizia, ma possono essere male informate, mal consigliate, o possono verificarsi errori di comunicazione. È importante riconoscere che le proprie azioni possano aver contribuito alla dinamica del problema. È utile riflettere su incomprensioni passate, pensando a un amico o un collega con cui si è avuto un battibecco. Comprendere come si sarebbe potuto evitare il conflitto apre la strada a una maggiore autoconsapevolezza. In questo senso, ChatGPT offre una prospettiva neutrale e imparziale, permettendo di considerare modi alternativi per affrontare situazioni simili in futuro.
“Voglio riflettere su un’incomprensione passata con [nome di un amico o di un collega], in cui [descrivere la situazione nei dettagli]. Analizza la situazione in modo oggettivo, e fammi domande chiarificatrici sul corso degli eventi, una alla volta, per aiutarmi a considerare approcci alternativi che adotterei se questo accadesse di nuovo, con una migliore intelligenza emotiva. L’obiettivo è che io possa affrontare meglio i nuovi potenziali malintesi, per evitare di litigare con le persone“.