OpenAI prevede un futuro in cui ChatGPT, il chatbot di intelligenza artificiale che ha “sedotto” il mondo, sarà considerato ridicolo rispetto alle sue versioni future. Brad Lightcap, COO di OpenAI, immagina un domani in cui parleremo al chatbot AI come se fosse un essere umano e lo tratteremo come un collega a tutti gli effetti entro un decennio.
Si vocifera che OpenAI sia sul punto di svelare GPT-5, un modello di intelligenza artificiale che l’amministratore delegato Sam Altman ha descritto come significativamente più intelligente di GPT-4, il modello che attualmente alimenta ChatGPT Plus e Microsoft Copilot. Lightcap ha dichiarato durante un evento sull’IA al Milken Institute: “Nei prossimi 12 mesi, credo che i sistemi che utilizziamo oggi saranno ridicoli“, confermando le osservazioni di Altman del mese scorso, che ha definito GPT-4 come il “modello più stupido che chiunque di voi dovrà mai usare“.
L’evoluzione di ChatGPT
Senza nulla togliere a ChatGPT 5, di cui ancora non si sa un bel niente, va detto che ChatGPT ha subito una notevole evoluzione, dalla sua prima introduzione nel novembre 2022. Ha acquisito una nuova funzione di memoria, prompt di sistema e chatbot personalizzati sotto forma di GPT. L’integrazione di DALL-E ha permesso la generazione di immagini senza uscire dal chatbot, mentre la capacità di eseguire snippet di codice ha aperto la strada alla generazione di grafici e altre funzionalità.
Il passaggio dal modello GPT-3 a GPT-4 e alle sue varianti ha rappresentato il cambiamento più significativo, conferendo a ChatGPT la capacità di comprendere immagini e parlato, oltre al testo e al codice. Con l’avvento di GPT-5, si prevede che ChatGPT sarà in grado di gestire un’ancora più ampia gamma di input, tra cui video e musica, e di evolversi da semplice chat ad agente in grado di interagire con altri servizi ed eseguire compiti per conto dell’utente.
GPT-5: verso una comprensione di livello umano
GPT-5 promette di migliorare notevolmente il ragionamento e la comprensione di ChatGPT, rendendolo capace di svolgere “lavori più complessi” e avvicinandolo ai livelli di comprensione umana. L’obiettivo dichiarato di OpenAI è quello di costruire un’intelligenza artificiale, o una forma di superintelligenza, che abbia una comprensione del mondo più profonda di quella umana, pur mantenendo un processo di pensiero simile al nostro.
Lightcap ha sottolineato che i modelli linguistici di grandi dimensioni stanno evolvendo verso una “relazione di sistema” con gli utenti, trasformandosi in compagni di squadra per la risoluzione dei problemi e rivoluzionando il modo in cui utilizziamo il software. Ha inoltre evidenziato che i miglioramenti nel ragionamento e in altre capacità sono solo l’inizio, affermando che “stiamo solo grattando la superficie del set completo di capacità che questi sistemi hanno“.