Nonostante l’attesa superiore rispetto a quanto suggerito in un primo momento dalla software house, l’organizzazione guidata da Sam Altman ha appena rilasciato l’applicazione ufficiale di ChatGPT per Android. Questa è la buona notizia. Quella cattiva, invece, è che il download non interessa da subito l’Italia (dove è comunque già possibile la pre-registrazione su Google Play), ma solo Stati Uniti, India, Bangladesh e Brasile. Altri paesi seguiranno la prossima settimana. Le caratteristiche e le funzionalità sono del tutto in linea con quelle già viste nella versione iOS, disponibile a partire da maggio.
L’app ufficiale di ChatGPT è in download per Android
Fino a oggi, per interagire con il chatbot di OpenAI da smartphone e tablet con questo sistema operativo, è stato necessario aprire un browser e digitare l’indirizzo chat.openai.com. Il debutto dell’app toglie dunque di mezzo anche i pericoli relativi alla diffusione delle alternative fasulle e malevole avvistate nel corso degli ultimi mesi, confezionate dai cybercriminali proprio con l’obiettivo di trarre in inganno le potenziali vittime.
A livello di autorizzazioni, i dati raccolti dall’applicazione ufficiale di ChatGPT per Android sono quelli relativi alla posizione (approssimativa), alle informazioni personali (nome, indirizzo email e numero di telefono), ai messaggi (in-app), alle attività (interazioni con l’app e altri contenuti generati dall’utente) e alle prestazioni (log degli arresti anomali, dati diagnostici e altri). Sono trasmessi in forma criptata e in qualsiasi momento è possibile chiederne la cancellazione.
Ricordiamo infine che il progetto è un cantiere aperto e che la software house è costantemente al lavoro per implementare novità. L’ultima introdotta in ordine cronologico è quella che permette all’intelligenza artificiale di ricordare l’utente e le sue preferenze, così da non doverle ogni volta specificare daccapo all’inizio di una nuova conversazione. Un accorgimento di certo utile per risparmiare tempo, ma al momento reso disponibile in esclusiva agli abbonati Plus (la sottoscrizione costa 20 dollari al mese) e non ancora fruibile nei territori di Europa e Regno Unito per ragioni presumibilmente legate alla privacy.