ChatGPT: Come rendere più umani i testi, la guida avanzata

ChatGPT: Come rendere più umani i testi, la guida avanzata

Da istruzioni specifiche a modifiche manuali, ecco alcuni suggerimenti pratici per rendere più umano e coinvolgente lo stile di scrittura di ChatGPT.
ChatGPT: Come rendere più umani i testi, la guida avanzata
Da istruzioni specifiche a modifiche manuali, ecco alcuni suggerimenti pratici per rendere più umano e coinvolgente lo stile di scrittura di ChatGPT.

Chi pensa di poter delegare tutto il lavoro noioso di scrittura a ChatGPT, magari sorseggiando un cocktail in spiaggia o un vin brulè a Cortina… deve aprire gli occhi e fare un salutare bagno di realtà.

La verità è che l’intelligenza artificiale può essere un ottimo assistente, ma non potrà mai sostituire completamente il tocco umano nella scrittura. Quindi, è arrivato il momento di mettere giù quel mojito (o quel vin brulè, se si è più tipi da montagna) e rimboccarsi le maniche. La scrittura creativa richiede ancora il nostro cervello al 100%!

ChatGPT: un assistente sorprendente, ma con qualche limite

Sia chiaro, il chatbot di OpenAI sa il fatto suo. I suoi testi sono grammaticalmente perfetti, ben strutturati e pieni di informazioni pertinenti. Ma manca quel non so che, quel tocco umano che rende la scrittura accattivante. Sembra un po’ un robot che cerca di imitare uno scrittore, senza riuscirci del tutto.

Come umanizzare i testi scritti da ChatGPT

La chiave per rendere i testi più “umani” è nel prompt. Non si può semplicemente dire a ChatGPTScrivi un articolo sui benefici dell’attività fisica” e aspettarsi un capolavoro. Bisogna dargli istruzioni dettagliate, come si farebbe con un collaboratore in carne e ossa: specificare il tono di voce, il tipo di pubblico, gli esempi da includere, le esperienze personali da raccontare. Solo così si otterrà un testo che non suona come una fredda enciclopedia, ma come una conversazione autentica con il lettore.

1. Fornire istruzioni chiare

Questo è L’errore più comune. Non si può chiedere a ChatGPT di scrivere un articolo sui consigli di viaggio e sperare nella magia. ChatGPT ha bisogno di più di questo per brillare. Un prompt migliore potrebbe essere questo:
Scrivi un articolo sui consigli di viaggio per chi viaggia da solo, con un tono colloquiale. Condividi esperienze personali, qualche disavventura e consigli specifici. Mantieni un tono leggero e coinvolgente, come se stessi parlando con un amico“.

O ancora più specifico: “Scrivi un articolo sui viaggi zaino in spalla in Sudamerica, con un tono divertente e autoironico. Parla delle tue disavventure con il cibo piccante e dei momenti imbarazzanti con la lingua spagnola“.

Si nota la differenza? Con il secondo e il terzo prompt è come dare all’AI una mappa con dei punti di riferimento, mentre con il primo è come dirgli semplicemente “vai in un posto divertente” senza specificare dove.

2. Il tocco personale

Un trucco che funziona sempre è chiedere a ChatGPT di includere aneddoti. Anche se sono inventati, rendono il testo più credibile. Ad esempio: “Racconta di quella volta che hai perso il passaporto in un ostello e hai dovuto dormire sulla spiaggia“.

La cosa bella è che ChatGPT può creare storie coinvolgenti che imitano le esperienze umane. È come dire a un amico “Fai finta che ti sia successo” – l’AI lo capisce.

3. Usare un linguaggio informale

Le persone non parlano sempre con una grammatica perfetta, e nemmeno ChatGPT dovrebbe farlo se l’obiettivo è che suoni “umano”. Il linguaggio quotidiano è spesso informale, pieno di contrazioni, espressioni colloquiali e persino piccoli errori grammaticali. Se l’obiettivo è far sì che ChatGPT suoni più “umano” e naturale, è possibile modificare il suo stile di scrittura in modo che rifletta questo aspetto.

Ecco un esempio di linguaggio formale: “Bisogna assicurarsi di allocare il proprio tempo in modo efficace per raggiungere i propri obiettivi“.

Più umano: “Devi assicurarti di usare bene il tuo tempo se vuoi raggiungere davvero i tuoi obiettivi“.

Si può anche includere una nota nel prompt come “Usa un linguaggio informale, evita di essere troppo formale”. Quel piccolo aggiustamento può fare miracoli.

4. Variare la struttura delle frasi come in una vera conversazione

ChatGPT tende a scrivere frasi tutte uguali, a meno che non lo si spinga a fare diversamente. Quindi, si può chiedere di alternare frasi brevi ad altre più lunghe e articolate, per rendere il ritmo più naturale. Le frasi brevi danno enfasi. Quelle più lunghe trascinano il lettore in un processo di pensiero più articolato. È proprio quel mix che tiene vivo l’interesse.

5. Non dimenticare le emozioni e le opinioni personali

I robot sono bravi con i fatti, ma gli esseri umani si nutrono di emozioni e opinioni. Per evitare che ChatGPT sembri freddo e distaccato bisogna chiedergli di condividere frustrazioni, trionfi o lezioni imparate. Qualcosa come: “Parla della frustrazione di non riuscire a farti capire in una lingua straniera, e della gioia di quando finalmente ci riesci“.

Oppure: “Dai un consiglio controverso, tipo che a volte è meglio perdersi che seguire la mappa. Poi spiega perché secondo te è vero“.

Includere sentimenti e punti di vista personali, anche se sono simulati, rende il testo più interessante e coinvolgente.

6. Prompt specifici, la chiave del successo

Essere specifici è fondamentale. Invece di “Scrivi come un umano“, meglio qualcosa come: “Scrivi come se fossi un insegnante di 40 anni che dà consigli a uno studente di terza media. Sii colloquiale, usa aneddoti e mantieni un tono leggero ma professionale“.

Oppure: “Fai finta di essere un blogger che condivide le lezioni imparate da un errore. Usa un linguaggio informale e alterna frasi lunghe e frasi più corte“.

Come sempre, più dettagli si includono, migliore sarà la risposta.

L’importanza dell’editing

Anche con tutte queste accortezze, difficilmente il testo di ChatGPT sarà perfetto al primo colpo. Ci vorrà del lavoro di editing per renderlo davvero “umano”.

Il consiglio è di leggere l’articolo ad alta voce e chiedersi: “Sembra qualcosa che direi io?” Se è troppo perfetto o banale, si può aggiungere una piccola divagazione o un commento estemporaneo. Sono questi piccoli momenti che fanno prendere vita alla scrittura.

L’editing è fondamentale per dare il tocco finale al testo e renderlo davvero nostro. Non bisogna farsi scrupoli a cambiare, tagliare o aggiungere: ChatGPT non si offenderà mica… I tool AI di scrittura non potranno mai sostituire la nostra voce unica. Sono degli assistenti, dei collaboratori. Ma il tocco finale, quel pizzico di umanità che rende il contenuto irresistibile, quello deve sempre venire da noi. È come la polvere fatata di Trilli.

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Pubblicato il
30 gen 2025
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