ChatGPT e il futuro: come rilevare il plagio di contenuti

ChatGPT e il futuro: come rilevare il plagio di contenuti

Il futuro è in mano all’intelligenza artificiale, attenzione però all’utilizzo che se ne fa, ecco in che modo scoprire i testi generati dall’AI.
ChatGPT e il futuro: come rilevare il plagio di contenuti
Il futuro è in mano all’intelligenza artificiale, attenzione però all’utilizzo che se ne fa, ecco in che modo scoprire i testi generati dall’AI.

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale e la possibilità di collegarsi velocemente all’applicazione ChatGPT, anche tramite App mobile, sta facendo dilagare l’utilizzo del chatbot. Il rischio principale però è quello di generare contenuti di dubbia provenienza e copiati da altre fonti, con il rischio di creare un vero e proprio plagio sul web e fuori dal web.

Il futuro artefatto a rischio plagio

ChatGPT diventa sempre di più il supporto intelligente per tutti, dagli studenti ai professionisti fino alle aziende. Ma sebbene ChatGPT possa rivelarsi un eccellente aiuto in delle situazioni, in altre un contenuto scritto dall’intelligenza artificiale può essere non etico. L’intelligenza artificiale può generare dei contenuti basandosi sui dati con cui è stata addestrata, ma questo comporta il rischio di creare contenuti non originali, soprattutto se non vengono controllati e personalizzati. Per evitare questo problema, esistono dei metodi semplici e veloci per riconoscere un contenuto creato dall’intelligenza artificiale. Soprattutto in ambito lavorativo o scolastico è utile per scoprire i furbetti che usano ChatGPT in modo non propriamente etico. Infatti, il problema sostanziale di base non è l’uso dell’intelligenza artificiale, che può essere un valido alleato, ma l’utilizzo che se ne fa.

Per capire come scoprire un testo generato dall’AI basti pensare che la maggior parte delle volte ci sono degli indizi evidenti nel contenuto. Per citare i principali il contenuto generato da ChatGPT presenta un testo ripetitivo con mancanza di dettagli, a volte errori grammaticali e soprattutto contenuti presi da altre fonti. Inoltre, ChatGPT essendo sviluppato con un ampio set di dati, genera degli errori per quanto riguarda i dettagli, creando frasi generiche e poco convincenti. Nello specifico, come accennato poco fa, tra i primi segnali più evidenti è presente l’uso di parole e contenuti ripetitivi, seguito da un linguaggio innaturale privo di continuità o flusso e frasi grammaticalmente non corrette. Di certo, il futuro si sta basando sull’AI ma è necessario in qualsiasi caso controllare un contenuto generato da ChatGPT, affiancarlo sempre alle proprie conoscenze personali e informarsi sull’argomento da trattare. Rimane per questo necessario non perdere di vista l’eticità e lo scopo finale quando si utilizza l’intelligenza artificiale.

In ogni caso per abbattere qualsiasi dubbio è possibili revisionare un testo, attraverso le piattaforme che rilevano il plagio di ChatGPT, come Originality.ai il popolare strumento di controllo, che rileva il plagio e i contenuti AI. Infine, per scovare i contenuti copiati sono presenti dei servizi sul web che analizzano il testo e trovano le fonti originali in pochi minuti.

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Pubblicato il
29 ago 2023
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