Molti preferiscono utilizzare l’applicazione mobile di ChatGPT, disponibile per Android e per iOS, ma una funzionalità è fino a ora rimasta esclusiva dell’edizione accessibile da browser desktop: è quella che permette di effettuare l’editing dei prompt già inviati. Le cose stanno per cambiare.
Modificare i prompt di ChatGPT su Android e iOS
Per gli smartphone e per i tablet basati sui sistemi operativi di Google e di Apple, è in fase di distribuzione l’aggiornamento della versione beta (1.2024.115 su Android) che introduce proprio questa caratteristica. La dimostrazione è visibile nello screenshot qui sotto, pubblicato dalla redazione del sito Android Authority che per prima ha notato la novità.
La funzionalità risulta particolarmente utile, ad esempio, quando si vuole correggere un errore commesso digitando un prompt. Oppure per perfezionare una richiesta già inviata, senza doverla riscrivere per intero.
È solo l’ultima delle novità che OpenAI sta introducendo in ChatGPT, con l’obiettivo di migliorare costantemente il servizio, anche per rispondere alla crescita dei tanti concorrenti che oggi popolano l’ambito dell’intelligenza artificiale generativa. Di recente, è stata aggiunta la possibilità di interagire con il chatbot senza un account, dunque eliminando l’obbligo di registrazione, seppur dovendo fare i conti con diverse limitazioni e accettando alcuni compromessi.
Tornando alla novità di oggi, quella che abilita l’editing dei prompt su mobile, è disponibile per tutti fin da subito, anche per chi non ha sottoscritto un abbonamento premium. Sarà sottoposta ai test necessari durante la fase beta, poi raggiungere la versione finale dell’app.
La diffusione di ChatGPT potrebbe beneficiare dell’arrivo sul mercato di prodotti hardware con supporto nativo integrato. È il caso dei nuovi auricolari wireless Nothing, i modelli Ear (2) ed Ear (a) appena annunciati dal brand. Ovviamente, si interfacciano con l’applicazione installata su smartphone, con una modalità simile a quanto già avviene con Alexa, Siri e Assistente Google.