Molti ritengono che ChatGPT sia uno strumento capace di rimpiazzare il lavoro umano in attività come la redazione di documenti per scopi accademici o professionali. Tuttavia, il chatbot di OpenAI può anche essere utilizzata per supportare il lavoro umano, e la ricerca ne è un esempio eccellente.
Quando si deve realizzare un documento di ricerca per la scuola o una ricerca di mercato per il lavoro, una delle fasi più difficili e dispendiose è quella di individuare e selezionare le fonti più appropriate.
ChatGPT e altri chatbot basati sull’intelligenza artificiale possono semplificare questo compito, fornendo suggerimenti e indicazioni per trovare le fonti più rilevanti e affidabili. In questo modo, si può risparmiare tempo e dedicarsi maggiormente alla lettura e all’analisi delle fonti, che sono le parti essenziali del lavoro di ricerca.
Come sfruttare i chatbot AI per semplificare il processo di ricerca
Per sfruttare al meglio ChatGPT, è bene essere consapevoli dei suoi limiti. Il chatbot (nella versione gratuita) non ha accesso a Internet, quindi non può fornire informazioni o risorse aggiornate dopo il 2021, né può indicare il link alla fonte originale dell’informazione.
Questo può essere un problema se si vuole consultare le fonti più recenti e affidabili per il proprio argomento di interesse. In questo caso, si può optare per un chatbot che sia connesso a Internet, come Bing Chat, Claude o ChatGPT Plus. Questi chatbot possono suggerire i link più pertinenti e rilevanti per la propria ricerca.
1. Brainstorming
Spesso, quando si deve svolgere un lavoro di ricerca, si ha a disposizione solo un’area tematica generica, e si deve definire con precisione l’argomento specifico per la propria ricerca o il proprio lavoro. ChatGPT può essere d’aiuto in questa fase, proponendo idee originali o modificando quelle già presenti.
Quando si deve scrivere una ricerca su un tema generale, può essere utile chiedere a ChatGPT di suggerire alcuni argomenti specifici. Per farlo, si deve fornire al chatbot il tema generale, la lunghezza del lavoro, il numero e il tipo di fonti richieste. Ecco un esempio di prompt: “Vorrei scrivere una ricerca di dieci pagine sulle 10 più importanti invenzioni di Leonardo da Vinci, basandomi su cinque fonti primarie diverse. Puoi propormi alcuni argomenti specifici?“.
ChatGPT ha prodotto 10 argomenti validi, tra cui le macchine volanti, il paracadute e le macchine da guerra. Dopo aver ricevuto i suggerimenti di ChatGPT, si può approfondire il proprio argomento di ricerca chiedendo al chatbot ulteriori informazioni. È possibile anche personalizzare gli argomenti proposti con una prospettiva che si preferisce e continuare a interagire con il chatbot fino a trovare un argomento soddisfacente.
2. Generare una bozza
Una volta selezionato l’argomento, è possibile chiedere a ChatGPT di generare una bozza, che includa il maggior numero di dettagli possibile per il proprio compito. Per questo esempio, ho utilizzato il primo argomento suggerito da ChatGPT nel passaggio precedente. ChatGPT può aiutare a generare uno schema che descrive accuratamente le aree da trattare e che può essere utilizzato per strutturare la propria ricerca.
3. Comunicare a ChatGPT l’argomento e chiedere le fonti
Una volta stabiliti un argomento e una scaletta, è possibile chiedere a ChatGPT l’argomento del proprio progetto e chiedergli di fornire le fonti.
Esempio di prompt: “Puoi fornirmi le fonti per un elaborato di dieci pagine su questo argomento, “Il carro armato di Leonardo Da Vinci?“.
ChatGPT fornirà un elenco fonti che si possono includere nel proprio elaborato. Poiché ChatGPT non può fornire i link a Internet, bisognerà cercare le risorse specifiche per conto proprio (Google, biblioteca, ecc.). Tuttavia, si può facilmente ovviare al problema, utilizzando Bing Chat, che invece è in grado di indicare fonti con link cliccabili che è possibile utilizzare per accedere più rapidamente al materiale di cui si ha bisogno.
4. Descrivere un’idea specifica e chiedere le fonti
Invece di descrivere l’intero argomento, è possibile utilizzare il chatbot per trovare fonti per un aspetto specifico del documento. Ad esempio, si può chiedere a ChatGPT di trovare le fonti per un punto specifico dello schema del documento che ha generato prima. Esempio di prompt: “Puoi darmi delle fonti su cosa pensava Leonardo Da Vinci della guerra?“.
Questa funzione può essere utile per migliorare alcune parti del proprio lavoro, perché offre più scelte sulle fonti e fornisce una visione personalizzata che si può sfruttare per realizzare il proprio lavoro con cura.
5. Chiedere esempi di un evento specifico
Se si vuole arricchire il proprio lavoro con un esempio concreto che illustri il proprio argomento, si può chiedere a ChatGPT di suggerire un evento o un periodo storico rilevante. ChatGPT può aiutare a trovare e integrare questi dettagli nella propria ricerca.
6. Generare citazioni
Per garantire l’integrità del proprio lavoro, è necessario creare una pagina delle opere citate, dove si indicano le fonti utilizzate. Questa operazione può essere noiosa e complicata, ma ChatGPT può semplificarla. Basta fornire al chatbot il link o il titolo della fonte e chiedergli di generare una citazione nel formato richiesto. Anche se la fonte che si vuole citare non è un sito web, ma un libro o un manuale, si può richiedere a ChatGPT di creare una citazione. L’unica differenza è che si dovrà fornire alcune informazioni che il chatbot non può reperire automaticamente.