Da poche ore è ufficialmente possibile usare i plug-in su ChatGPT, accedendo a un fiume di funzionalità aggiuntive grazie al lavoro di sviluppatori di terze parti. La novità chiave non è costituita però dai servizi extra, tra cui Savvy Trader AI, Lexi Shopper o Speechki: il vero “pezzo da novanta” che sta facendo gioire tutti gli utenti del chatbot di OpenAI è il supporto alla connessione Internet, implementata dopo mesi di attesa e in seguito al rilascio di alternative a ChatGPT – come Google Bard e Bing Chat – che sfruttano già i motori di ricerca per raccogliere tutte le informazioni dell’ultimo minuto al fine di fornire le risposte corrette e aggiornate alle richieste degli utenti.
ChatGPT ora si connette a Internet
Habemus Internet, potrebbe dire qualcuno. ChatGPT da oggi, seppur in forma sperimentale ed esclusiva per tutti coloro che sono abbonati al piano Plus, risponde collegandosi al World Wide Web, riuscendo infine a soddisfare i consumatori a caccia di risposte su argomenti dell’ultimo minuto.
Google Bard è già in grado di sfruttare il motore di ricerca più potente al mondo per rendere felici i suoi utenti, ma a oggi è utilizzabile gratuitamente solo negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in Giappone; in Europa deve ancora arrivare, ovvero l’unico modo per accedervi è tramite VPN. Bing Chat, invece, sfrutta il motore di ricerca omonimo sviluppato da Microsoft, meno potente ma pur sempre affidabile.
Non è chiaro nel caso specifico di ChatGPT su quale motore di ricerca si basi – anche se molto probabilmente si tratta sempre di Google. Ad ogni modo, l’importante per gli utenti è che il chatbot fornisca tale funzionalità. Per accedervi, dunque, come anticipato, bisogna essere abbonati a ChatGPT Plus, e recarsi sulle Impostazioni in basso a sinistra. All’interno della schermata Beta, pertanto, si troverà la voce Browsing Web che, una volta attivata, permetterà di porre una domanda qualsiasi al chatbot relativa ad avvenimenti successivi al 2022.