Gli utenti di ChatGPT in possesso di un abbonamento Plus possono ora beneficiare della nuova funzionalità Memory. Vale per tutti, tranne che per coloro che si trovano in Europa e in Corea del Sud (il motivo non è stato reso noto). Come si può intuire già dal nome, si tratta di un’abilità che permette al servizio di ricordare le loro preferenze, tenendole in considerazione per le interazioni nelle diverse chat.
Cos’è e come funziona ChatGPT Memory
L’arrivo della funzionalità è stato annunciato inizialmente da OpenAI a metà febbraio, dando il via a una fase di test ora giunta a conclusione. È possibile attivarla o disattivarla in qualsiasi momento, direttamente dalle impostazioni. La conferma del rollout su larga scala è giunta attraverso il post appena condiviso su X, contenente un filmato dimostrativo.
Memory is now available to all ChatGPT Plus users. Using Memory is easy: just start a new chat and tell ChatGPT anything you’d like it to remember.
Memory can be turned on or off in settings and is not currently available in Europe or Korea. Team, Enterprise, and GPTs to come. pic.twitter.com/mlt9vyYeMK
— OpenAI (@OpenAI) April 29, 2024
Nell’esempio fornito, l’utente scrive Vivo con un golden retriever di nome Ellie e con un gatto Maine Coon di nome Teddy
. ChatGPT risponde poi con Memoria aggiornata
, confermando di aver archiviato l’informazione, così da poterne tenere conto nelle future conversazioni.
In qualsiasi momento è possibile consultare l’elenco dei dati salvati da Memory, eventualmente intervenendo per eliminarli in modo selettivo.
Successivamente, inviando un prompt come Crea una foto dei miei animali domestici su una tavola da surf
, non sarà più necessario specificare di quali animali domestici si tratta, semplificando e velocizzando il compito dell’IA generativa.
Come già scritto, la novità non è ancora disponibile in Europa, né in Corea del Sud. Nonostante il motivo non sia stato confermato in via ufficiale, per quanto riguarda il vecchio continente si tratta quasi certamente di un impedimento relativo alle modalità di trattamento dei dati. Proprio ieri, in Austria, il servizio è stato preso di mira da una nuova causa legale inerente alle pratiche attuate nella gestione delle informazioni sui cittadini. È finita sotto la lente d’ingrandimento anche l’impossibilità di risalire alla loro provenienza.