10 miliardi di dollari: è quanto Microsoft e altri soggetti non meglio precisati sarebbero pronti a investire in OpenAI, creatore di ChatGPT. Questo porterebbe il valore dell’organizzazione non a scopo di lucro, con sede a San Francisco e fondata nel 2015 tra gli altri da Elon Musk e Sam Altman, a circa 29 miliardi di dollari.
OpenAI e ChatGPT: un investimento da Microsoft?
A riportarlo è un’indiscrezione pubblicata da Semafor, che a sua volta fa riferimento a fonti rimaste anonime, ma ritenute attendibili e a conoscenza dell’iniziativa. Nessuna conferma né smentita ufficiale, al momento.
Dai documenti visionati, si apprende però che la stretta di mano era in programma già entro la fine del 2022. Un eventuale ritardo potrebbe essere stato causato da complessi dettagli contrattuali: al gruppo di Redmond, ad esempio, dovrebbe andare il 75% dei profitti generati da OpenAI, fino alla restituzione dell’investimento.
In seguito, a Microsoft spetterebbe il controllo dell’organizzazione per una quota pari al 49%. La stessa sarebbe assegnata ad altri investitori, con il restante 2% nelle mani della parent company OpenAI Inc. Stabilito inoltre un profit cap ovvero un tetto ai profitti generati, termine piuttosto inusuale per questa tipologia di accordi.
L’interesse del gruppo di Redmond nei confronti di ChatGPT è cosa nota. Nelle ultime settimane si è parlato di una possibile versione inedita del motore di ricerca Bing potenziata dall’intelligenza artificiale e della sua presunta integrazione nella suite 365 per la produttività, al servizio dell’editing di documenti in software come Word e PowerPoint.
Ricordiamo infine che non si tratterebbe del primo investimento da parte di Microsoft in OpenAI. Nel 2019, la società ha già staccato un assegno da un miliardo di dollari. Inoltre, l’anno successivo ha consentito all’organizzazione l’accesso a un supercomputer ospitato dall’infrastruttura cloud di Azure.