Per ChatGPT c’è un’importante novità: OpenAI, la startup che creato l’ormai celeberrimo chatbot, ha annunciato la disponibilità delle API per quest’ultimo. D’ora in avanti, dunque, gli sviluppatori terzi potranno integrare il servizio nelle loro app o nei siti Web.
ChatGPT: ecco le API
Andando più in dettaglio, le API di ChatGPT si basano sul medesimo modello del bot originale, per cui gli sviluppatori possono offrire la stessa esperienza del sito ufficiale o, secondo necessità, modificarla. Uno dei primi partner ad aderire all’iniziativa è Snapchat.
Da notare che contestualmente sono arrivate le API di Whisper, uno strumento che si occupa dello speech-to-text tramite intelligenza artificiale.
Va tuttavia tenuto presente che si tratta di una funzione a pagamento: 0,002 dollari ogni 1.000 token, che equivalgono a circa 750 parole. Sono però previste tariffe personalizzate per progetti di maggiore portata. Ad ogni modo, anche il ChatGPT “originale” propone un’opzione Plus che è a pagamento, con accesso prioritario e tempi d’attesa prevalentemente azzerati, a 20 dollari al mese. Le API di Whisper costano invece 0,006 dollari al minuto.
Per token si intende un “pezzo” di testo che viene inviato ai server dell’azienda tramite l’API e che viene dunque elaborato. OpenAI ha messo a disposizione questo tool per consentire di verificare i token delle frasi.
Unitamente alle novità in questione, OpenAI ha annunciato pure dei cambiamenti sul fronte amministrativo. Innanzitutto, per impostazione predefinita non saranno usati i dati generati da un account per migliorare il servizio, a meno che la cosa non venga espressamente richiesta dagli utenti. Saranno poi semplificati e chiariti alcuni passaggi chiave delle condizioni d’uso. Inoltre, il processo di pre-approvazione per nuovi sviluppatori verrà modificato in modo tale che possa diventare del tutto automatico.