ChatGPT per la SEO: prompt per posizionarsi meglio

ChatGPT per la SEO: prompt per posizionarsi meglio

Come sfruttare ChatGPT per generare contenuti ottimizzati per la SEO e migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca.
ChatGPT per la SEO: prompt per posizionarsi meglio
Come sfruttare ChatGPT per generare contenuti ottimizzati per la SEO e migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca.

Negli ultimi anni è emersa una strategia SEO rivoluzionaria: la topical authority o autorità tematica. Consiste nel posizionare un sito come massima autorità su un tema specifico, fornendo contenuti esaustivi che superino quelli della concorrenza.

Ottenere l’autorità tematica su un argomento permette di scalare le posizioni sui motori di ricerca, con una poderosa impennata del traffico in tempi rapidi. In poche parole, è una strategia che garantisce risultati eccezionali a chi la applica in modo efficace.

La topical authority può sembrare una strategia SEO semplice, ma in realtà è più complessa di quello che si crede. Per questo in passato era appannaggio solo di professionisti ed esperti del settore. Ora però le cose sono cambiate grazie a ChatGPT, che ha reso questa tecnica di ottimizzazione sui motori di ricerca alla portata di tutti.

Che cos’è la topical authority?

Per capire meglio in cosa consiste l’autorità tematica, facciamo un esempio. Immaginiamo di dover creare un sito web che tratta di allenamento e dieta, con l’obiettivo di posizionarlo come massima autorità sulle proteine in polvere. Come si può ottenere la topical authority in questo caso? Sfortunatamente, la stesura di un singolo articolo, anche con stimati coautori come Arnold Schwarzenegger e The Rock, non basterà a catturare l’attenzione di Google…

Il segreto è produrre regolarmente nuovi contenuti che approfondiscano vari aspetti dell’argomento (es. se le proteine in polvere portano all’aumento di peso, quali sono i limiti di assunzione giornaliera delle proteine, ecc.). Solo pubblicando costantemente articoli aggiornati e rilevanti sul tema preciso delle proteine in polvere è possibile che il sito diventi una risorsa di riferimento autorevole. Google premierà questo sforzo continuo con maggiore visibilità e traffico elevato.

Sebbene l’autorità tematica sia evidente, Google considera diversi fattori per il posizionamento, tra cui i backlink, la qualità dei contenuti, la SEO online e offline e tanto altro ancora. L’influenza della topical authority è così significativa che, anche se privo di altri elementi come i link esterni, il sito web può competere con quelli apparentemente fuori dalla sua portata.

Come si raggiunge la topical authority con ChatGPT

Per ottenere l’autorità tematica, il primo ostacolo è produrre un notevole numero di contenuti di qualità sull’argomento, indicativamente tra 100-200 articoli. Grazie all’intelligenza artificiale come ChatGPT però, creare questa mole di contenuti è oggi molto più semplice e veloce.

Il secondo ostacolo consiste nel determinare quali temi approfondire. Per capirlo, si può creare una mappa topica, un elenco strutturato di argomenti chiave. Tradizionalmente questo richiede molto lavoro manuale, raccogliendo parole chiave da varie fonti (es. Answer the Public, Le persone hanno chiesto anche, il completamento automatico di Google, le ricerche correlate, le mappe dei siti concorrenti, l’API di Google NLP per estrarre entità e parole chiave) per poi organizzarle. Ma anche in questo caso, ChatGPT può semplificare il processo.

Il chatbot di OpenAI, infatti, non perde un colpo ed è in grado di generare in pochi secondi mappe topiche complete e ottimizzate, facendo risparmiare tempo prezioso. Inoltre può fornire spunti mirati per la creazione di nuovi contenuti.

Riprendiamo l’esempio delle proteine in polvere. Ecco il prompt da dare in pasto a ChatGPT per generare velocemente una mappa topica: “Fornisci 30 argomenti semanticamente rilevanti e unici sotto la categoria principale di proteine in polvere“. Il gioco è fatto. Questo fornirà 30 topic da cui ricavare 30 parole chiave ciascuno, ottenendo 900 keyword totali. È sufficiente per costruire una mappa topica completa. Attenzione però a non ampliare eccessivamente l’argomento, altrimenti si rischia di perdere di pertinenza.

La mappa topica con ChatGPT

Rispetto a una mappa creata manualmente, quella di ChatGPT potrebbe essere meno esaustiva. Raccogliendo argomenti da fonti come Google e siti competitor, si possono trovare spunti più specifici. Tuttavia, il chatbot compensa questo limite con la rapidità di generazione, il basso costo e un buon livello di rilevanza delle keyword. Può quindi essere un ottimo punto di partenza per poi integrare la mappa con ricerche e approfondimenti mirati.

Nella mappa topica generata da ChatGPT, chiaramente, gli argomenti semanticamente più rilevanti occupano le prime posizioni, mentre quelli meno interessanti si trovano in basso. Per ottenere l’autorità tematica nel modo più rapido ed efficace, è consigliabile quindi sviluppare i vari temi seguendo l’ordine dall’alto verso il basso della mappa. In questo modo si coprono prima gli aspetti centrali dell’argomento e si scende via via verso quelli secondari.

Piuttosto che affrontare gli argomenti in maniera casuale, procedere in ordine di rilevanza keyword, dalle più importanti a quelle di minore interesse, permette di costruire contenuti mirati che trattano esaustivamente l’argomento principale. In questo modo il sito acquisisce autorevolezza agli occhi di Google più velocemente.

Come si fa a sapere quando si è raggiunta l’autorevolezza topica?

Quando si raggiunge una solida autorità tematica, il traffico del sito tenderà ad aumentare in modo evidente e rapido. Si tratta di un chiaro segnale del fatto che il sito è riconosciuto da Google come risorsa autorevole sull’argomento trattato.

Una volta creata una mappa topica esaustiva tramite ChatGPT e individuati i temi principali su cui focalizzarsi, è il momento di sviluppare i contenuti veri e propri. Per mantenere un buon equilibrio tra velocità di produzione e qualità, è consigliabile continuare ad utilizzare l’intelligenza artificiale in fase di stesura, lavorando poi di fino per “umanizzare” i contenuti.

Come umanizzare i testi generati dall’AI

Innanzitutto, è fondamentale comprendere che, sebbene gli strumenti AI come ChatGPT siano estremamente potenti e in grado di generare contenuti di alta qualità, il risultato può talvolta apparire un po’ meccanico o privo di personalità. Per evitare questo effetto, è essenziale lavorare sull’umanizzazione del testo.

L’umanizzazione dei contenuti permette di stabilire una connessione più profonda con il lettore, rendendo il messaggio più coinvolgente ed efficace. Un testo che suona naturale e autentico è più facile da leggere e da comprendere, e ha maggiori probabilità di catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico.

In che modo si può ottenere questo effetto più naturale? Ecco alcuni trucchi utili:

  • Chiedere al chatbot di assumere un determinato ruolo, fornendo anche più dettagli possibili (età, nome, tratti della personalità), ad esempio: “Scrivi come se fossi…“;
  • Aggiungere un tocco di personalità al testo, inserendo aneddoti, esempi concreti o esperienze personali. Questo aiuterà a rendere il contenuto più credibile e autentico;
  • Variare la lunghezza delle frasi e dei paragrafi per creare un ritmo piacevole e naturale. Un testo monotono e ripetitivo può risultare noioso e difficile da seguire;
  • Spiegare chi è il target di riferimento;
  • Rivedere e modificare il testo generato in base alle proprie esigenze.

L’obiettivo finale è creare un contenuto che risuoni con il proprio pubblico e umanizzare i testi generati con l’AI è un passo cruciale per raggiungere questo scopo.

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Pubblicato il
2 ott 2024
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