OpenAI ha annunciato di aver introdotto una nuova funzione di “memoria” per ChatGPT, che gli permette di ricordare le informazioni scambiate nelle conversazioni precedenti e di utilizzarle nelle conversazioni future. Questa funzione è attualmente in fase di test e sarà distribuita gradualmente a tutti gli utenti.
Come funziona la memoria persistente
La memoria di ChatGPT è una funzione opzionale, che può essere attivata o disattivata dal menu delle impostazioni del chatbot. Quando è attivata, il chatbot di OpenAI può ricordare automaticamente o su richiesta dell’utente alcuni dettagli delle conversazioni, come i nomi, le preferenze, i gusti, i progetti, ecc. Questi dettagli vengono poi usati dal chatbot per fornire risposte più personalizzate e coerenti.
Per esempio, se si dice a ChatGPT di ricordare che si vive in periferia e che si preferisce guidare invece di usare mezzi pubblici, il chatbot potrà usare questa informazione per dare consigli su come spostarsi o su dove andare. Oppure, se si dice di ricordare che si ha un bambino dell’asilo, il chatbot potrà usare questa informazione per dare suggerimenti sull’educazione dei figli o su cosa fare insieme.
La memoria di ChatGPT può essere utile anche in ambito lavorativo, per ricordare il tone of voice e le preferenze di formattazione per i post di un blog, o i linguaggi e i framework per la programmazione.
Come gestire la memoria di ChatGPT
La memoria di ChatGPT può essere gestita dal menu delle impostazioni, dove è possibile:
- Attivare o disattivare la memoria;
- Visualizzare le memorie salvate;
- Eliminare le memorie specifiche o tutte le memorie.
Attenzione: cancellare una chat dalla cronologia non cancella le memorie associate: per farlo, bisogna cancellare le memorie dal menu delle impostazioni.
Inoltre, si può chiedere a ChatGPT di mostrare cosa ricorda, usando il comando “Mostrami cosa ricordi”. Si può anche chiedere al chatbot di dimenticare qualcosa, usando il comando “Dimentica che …”.
Come proteggere la privacy
La memoria di ChatGPT potrebbe contenere dati personali sensibili, che potrebbero essere usati da OpenAI per migliorare i suoi modelli di intelligenza artificiale, salvo diversa indicazione degli utenti o dei clienti commerciali di ChatGPT. Per questo motivo, OpenAI ha adottato delle misure per proteggere la privacy degli utenti, tra cui:
- Evitare che ChatGPT ricordi proattivamente informazioni sensibili, come quelle sulla salute, a meno che l’utente non glielo chieda esplicitamente;
- Non condividere le memorie di ChatGPT con gli sviluppatori di GPT o con altri utenti;
- Non legare le memorie di ChatGPT a conversazioni specifiche, ma a interazioni generali.
Per un’esperienza più rispettosa della privacy, OpenAI ha introdotto anche una nuova funzione di chat temporanea, che permette di dialogare con ChatGPT senza che questo ricordi o usi le memorie precedenti. Come la memoria persistente, anche questa funzione è limitata a un piccolo gruppo di utenti, ma sarà estesa a tutti in futuro.
OpenAI afferma tuttavia di poter conservare una copia delle conversazioni di chat temporanea per un massimo di 30 giorni per “motivi di sicurezza“.