ChatGPT di OpenAI ha raggiunto un altro impressionante traguardo. Secondo un rapporto di Axios, ha raddoppiato la sua base di utenti attivi settimanali a oltre 200 milioni in meno di un anno. Il chatbot AI, lanciato alla fine del 2022, continua a trainare il settore dell’AI generativa nonostante la crescente concorrenza.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha sottolineato l’ampia adozione dello strumento e il suo impatto in diversi settori. “Le persone utilizzano i nostri strumenti come parte della loro vita quotidiana, facendo la differenza in settori come l’assistenza sanitaria e l’istruzione“, ha dichiarato Altman.
Impressionante crescita di ChatGPT
La crescita degli utenti dovrebbe accelerare ulteriormente grazie alla recente partnership di Apple con OpenAI. La collaborazione, infatti, integrerà ChatGPT direttamente in iOS 18 e MacOS Sequoia, e permetterà a milioni di utenti in tutto il mondo di accedere a ChatGPT senza dover passare da applicazioni o siti web esterni.
La mossa aumenterà in modo significativo la base di utenti di ChatGPT nei prossimi mesi, rendendo il chatbot di OpenAI più accessibile e diffuso grazie alla capillare diffusione globale dei dispositivi Apple.
L’azienda ha anche riferito che il 92% delle aziende Fortune 500 sta utilizzando prodotti OpenAI, sottolineando la crescente influenza della tecnologia nel mondo aziendale. Inoltre, l’utilizzo delle API di OpenAI è raddoppiato dopo il rilascio del modello GPT-4o mini, più efficiente, avvenuto a luglio.
La concorrenza è agguerrita
Sebbene ChatGPT domini incontrastato, il mercato dei chatbot AI rimane ferocemente competitivo. Giganti tecnologici come Google, Microsoft e Meta continuano a lanciare aggiornamenti ai propri assistenti AI nel tentativo di guadagnare terreno poco alla volta, e fare la scarpe a OpenAI.
Un esempio è Meta, che ha registrato una crescita significativa nell’adozione dei suoi modelli AI open source Llama. Dopo il lancio di Llama 3.1 a luglio, Meta ha visto raddoppiare l’utilizzo di questi modelli sui principali fornitori di servizi cloud tra maggio e luglio.
Ciò dimostra come, nonostante il momento di gloria di OpenAI, le big tech non se ne stanno a guardare e che la leadership di ChatGPT è tutt’altro che definitiva…