L’app ChatGPT per iOS è disponibile solo da pochi giorni, ma diversi sviluppatori hanno già sfruttato la popolarità del chatbot per ingannare gli utenti e ottenere guadagni in maniera fraudolenta. Gli esperti di Sophos hanno individuato sugli store di Apple e Google diverse app che promettono funzionalità simili quelle di ChatGPT in cambio di un abbonamento (settimanale, mensile o annuale). In realtà di tratta di fleeceware.
Attenzione alle app fasulle
Le app che affermano di usare il modello IA di ChatGPT appartengono alla categoria dei fleeceware, in quanto offrono a pagamento funzionalità disponibili gratis, includono un periodo di prova che diventa un abbonamento costoso e mostrano pubblicità invasive per costringere gli utenti a pagare l’abbonamento. I ricercatori di Sophos sospettano che la pubblicazione di queste app sia consentita e la loro rimozione avvenga in ritardo perché Apple e Google incassano una percentuale per ogni abbonamento (tra il 15% e il 30%).
Open Chat GBT per Android (rimossa da Google) può essere usata per tre volte, quindi chiede all’utente di sottoscrivere l’abbonamento. È possibile sfruttare un periodo di prova di tre giorni che, se non disattivato, viene convertito in un abbonamento mensile di 10 dollari. Una simile app (AI Chatbot) dello stesso sviluppatore è ancora disponibile sullo store di Apple. In questo caso, l’abbonamento base è 6 dollari a settimana.
Su App Store ci sono altre app simili, come AI Chat e Genie, che mostrano pubblicità e limitano il numero massimo di richieste al chatbot. Per sbloccare le funzionalità complete è necessario sottoscrivere l’abbonamento. Secondo SensorTower, lo sviluppatore di Genie ha guadagnato un milione di dollari nel mese di aprile.
Google ha rimosso tutte le app scoperte da Sophos, mentre quelle per iOS sono ancora online. Il consiglio è non installare nessuna app non ufficiale. Prima di rimuovere le app deve essere disattivato l’abbonamento, altrimenti verrà rinnovato automaticamente.