La maggior parte delle persone si fida del lucchetto che vede accanto all’URL che inizia con “https“. Questo simbolo, infatti, dovrebbe indicare un sito sicuro, ma i criminali informatici hanno escogitato un modo per sfruttarlo a loro vantaggio.
La sicurezza online è una priorità per chi usa Internet. Chi naviga in rete sa bene che il simbolo del lucchetto e il prefisso “https://” nella barra degli indirizzi del browser indicano una connessione sicura. Ma questo non basta a garantire la protezione dei dati e della privacy. Esiste infatti un pericolo nascosto: lo spoofing, una tecnica che permette di falsificare le comunicazioni online. Per difendersi dallo spoofing HTTPS, è importante sapere quali sono i diversi tipi di attacco, come funzionano e quali sono le loro conseguenze.
Cos’è l’HTTPS?
HTTPS o Hypertext Transfer Protocol Secure, è l’iterazione sicura di HTTP, il protocollo responsabile della trasmissione dei dati tra il browser di un utente e il server di un sito web. L’HTTPS impiega tecniche di crittografia, principalmente i protocolli SSL/TLS, per garantire la riservatezza, l’integrità e l’autenticità dei dati durante il transito.
Il lucchetto, insieme al prefisso “https://” all’inizio dell’URL di un sito web, vuol dire che la connessione tra il dispositivo e il sito è crittografata. Questo impedisce ai malintenzionati di intercettare o manomettere i dati trasmessi.
In che cosa consiste lo spoofing?
L’HTTPS spoofing è una tecnica malevola che sfrutta le caratteristiche di sicurezza dell’HTTPS. Consiste nel creare dei siti web falsi che sembrano identici a quelli legittimi. Questi siti ingannano gli utenti mostrando il lucchetto e il prefisso “https://” nella barra degli indirizzi, facendo credere di essere sicuri e affidabili. In realtà, le informazioni sensibili che gli utenti condividono su queste piattaforme possono essere rubate.
I cybercriminali seguono questi passaggi per mettere in atto lo spoofing HTTPS:
- Creazione di siti web falsi che sembrano identici a quelli veri: usano nomi di dominio, loghi e contenuti simili per ingannare gli utenti.
- Falsificazione dei certificati SSL/TLS: questi certificati sono necessari per rendere credibili i siti web falsi (con l’icona del lucchetto e il prefisso “https://” nella barra degli indirizzi del browser)
- Manipolazione del comportamento del browser: i browser danno importanza all’icona del lucchetto verde e a “https://” nella barra degli indirizzi, trasmettendo un messaggio di sicurezza agli utenti. Gli intrusi approfittano di questo comportamento, assicurandosi che i loro siti web falsi attivino questi indicatori di sicurezza.
- Attrazione degli utenti: attirano gli utenti verso i loro siti web falsi usando vari metodi, come e-mail di phishing, link dannosi, ecc. La presenza di indicatori di sicurezza familiari può convincere gli utenti di essere al sicuro, spingendoli a condividere le loro informazioni sensibili.
- Intercettazione dei dati: Quando gli utenti inseriscono i loro dati sensibili, come credenziali di accesso, numeri di carte di credito o dettagli personali, i cybercriminali li intercettano.
Tipi di attacchi di spoofing
Lo spoofing HTTPS si basa su diversi metodi di attacco, quali:
Attacchi di phishing
Gli attacchi di phishing sfruttano le nostre vulnerabilità psicologiche, inducendo gli utenti a rivelare le loro informazioni sensibili. Gli aggressori creano siti web falsi che assomigliano molto a quelli legittimi, spesso replicando i loghi, i layout e i contenuti degli originali. Le vittime sono indotte a condividere i propri dati personali e finanziari, credendo di interagire con un sito affidabile.
Attacchi Man-in-the-Middle
Gli attacchi Man-in-the-Middle (MitM) prevedono l’intercettazione delle comunicazioni tra il dispositivo di un utente e il server di un sito web. I cybercriminali si posizionano in modo invisibile tra le due parti, manipolando il traffico Internet.
SSL Stripping
L’SSL stripping è una tecnica astuta con cui i cybercriminali costringono una connessione HTTPS sicura a trasformarsi in una connessione HTTP non crittografata. Gli utenti sono spesso ignari di questa transizione, poiché gli aggressori manipolano la comunicazione tra l’utente e il sito web. La vittima crede di trovarsi su un sito sicuro, ma in realtà non è così.
Quali sono i rischi e le conseguenze dello spoofing HTTPS?
Lo spoofing può portare a conseguenze disastrose, come:
Furto di dati e violazione della privacy
Il furto di dati sensibili è la principale minaccia dello spoofing. I cybercriminali possono appropriarsi delle credenziali di accesso, delle informazioni finanziarie e dei dettagli personali degli utenti, causando il furto di identità e gravi violazioni della privacy.
Perdite finanziarie
Le informazioni finanziarie rubate possono tradursi in transazioni non autorizzate e perdite finanziarie. Le vittime possono trovarsi ad affrontare addebiti fraudolenti sulle carte di credito, prelievi non autorizzati o conti bancari prosciugati.
Danno alla reputazione
Le aziende che cadono vittima di attacchi HTTPS spoofing possono subire danni sostanziali alla loro reputazione. I clienti vittime di questi attacchi possono perdere la fiducia nella capacità dell’azienda di proteggere le loro informazioni, con una conseguente potenziale perdita di clienti.
Infezioni da malware
Gli aggressori possono sfruttare lo spoofing HTTPS per distribuire malware. Gli utenti ignari che interagiscono con siti web ingannevoli possono scaricare inconsapevolmente software dannoso sui loro dispositivi, mettendo in pericolo il loro ambiente digitale.
Conseguenze legali
Per le aziende, l’incapacità di proteggere adeguatamente i dati degli utenti può avere ripercussioni legali e multe. Le violazioni delle normative sulla protezione dei dati, come il GDPR o l’HIPAA, possono comportare gravi sanzioni finanziarie.
Come proteggersi contro lo spoofing HTTPS
Per proteggersi contro lo spoofing, la prima regola è: non abbassare la guardia! È essenziale educare gli utenti sui pericoli del phishing e sull’importanza di verificare i domini dei siti web. Incoraggiate gli utenti a controllare gli URL, a verificare i certificati SSL e a prestare attenzione alle comunicazioni non richieste.
Altrettanto essenziale per la sicurezza online, è l’autenticazione a più fattori. Questa tecnica richiede un ulteriore fattore di autenticazione oltre alle credenziali, rendendo più difficile ai malintenzionati accedere ai dati.
Un altro modo per prevenire lo spoofing HTTPS è monitorare i registri Certificate Transparency (CT), che mostrano i certificati SSL emessi per il proprio dominio. Questo permette di rilevare i certificati falsi o non autorizzati. Le aziende dovrebbero anche formare i dipendenti sulla sicurezza online, per renderli più consapevoli dei tentativi di phishing e dei siti web falsi.
Infine, è importante mantenere aggiornati i browser e i software di sicurezza, per beneficiare delle ultime misure di protezione e difendersi dalle nuove minacce.
Solo adottando solide pratiche di sicurezza, rimanendo informati sulle minacce emergenti e promuovendo una cultura di consapevolezza della sicurezza informatica, è possibile contrastare efficacemente i criminali informatici.