Che si navighi in incognito o meno, tutto ciò che si fa online lascia una traccia digitale. Ogni clic, pagina visitata, acquisto effettuato, messaggio inviato contribuisce a creare un profilo dell’utente composito e dettagliato. Le informazioni raccolte possono rivelare gusti personali, orientamento politico, stato di salute e molto altro di ogni individuo.
Questa traccia (di dati) è nota come Digital Footprint (impronta digitale) e, anche se potrebbe non sembrare importante, determina il modo in cui si viene percepiti online e può persino avere un impatto sulla vita reale. Comprendere la propria impronta digitale e adottare misure per gestirla è fondamentale per navigare nelle complessità del mondo online.
Che cos’è il Digital Footprint?
Il Digital Footprint o impronta digitale è la traccia di dati che si crea navigando in Internet. Questi dati comprendono tutte le informazioni che si sceglie consapevolmente e deliberatamente di condividere, come le informazioni dei profili dei social media, le foto, i post e i commenti pubblicati online.
Possono anche essere dati raccolti passivamente a insaputa dell’utente. Si tratta di informazioni provenienti da discussioni online, sezioni di commento dei forum, valutazioni o recensioni, nonché di dati personali condivisi online, come e-mail, messaggi diretti e moduli o sondaggi online. Questi dati vengono raccolti da siti web, app e altri servizi online che si utilizzano, spesso in background e senza un consenso esplicito.
I dati che compongono la propria impronta digitale vengono raccolti attraverso i cookie. I cookie sono piccoli pacchetti di dati che i siti web lasciano sul dispositivo dell’utente durante la navigazione, consentendo ai siti web di ricordare e tracciare l’attività sulla loro piattaforma e di utilizzarla a fini pubblicitari.
La raccolta dei dati attraverso i cookie
I cookie sono uno strumento potentissimo di raccolta dati e profilazione dell’utente durante la navigazione. La funzione principale è tracciare e raccogliere dati sulla navigazione e il comportamento dell’utente. Ad esempio, attraverso i cookie il sito può sapere: quali prodotti l’utente ha visualizzato o messo nel carrello; quali pagine ha visitato; da quale paese o città sta navigando; qual è la sua lingua preferita; quanti anni ha
In questo modo, nel tempo il sito crea un profilo dettagliato dell’utente, con informazioni sui suoi interessi, abitudini di navigazione, dati demografici ecc. Queste informazioni permettono al sito di personalizzare i contenuti mostrati e fare pubblicità mirata. Tanto per fare un esempio, sarà capitato a tutti di aver cercato hotel e voli e di vedere subito dopo gli stessi posti nel proprio feed di Facebook… Tutto merito dei cookie. Il profilo dell’utente costruito dai cookie è una miniera d’oro per gli inserzionisti.
I siti web possono vendere questi dati alle reti pubblicitarie, che li utilizzano per indirizzare all’utente annunci personalizzati in base alle sue abitudini di navigazione. I cookie persistenti possono rimanere sul dispositivo dell’utente per anni, consentendo ai siti web di tracciare l’attività dell’utente in diverse sessioni di navigazione, creando un’immagine più completa.
I dati raccolti passivamente possono sembrare insignificanti di per sé, ma quando vengono aggregati e analizzati, possono tracciare un quadro sorprendentemente dettagliato del proprio comportamento e dei propri interessi online.
Perché è importante proteggere il Digital Footprint?
L’impronta digitale (Digital Footprint) costituisce la propria identità online. È importante proteggere questa identità per tenere sotto controllo la propria reputazione e proteggere le informazioni private dalla condivisione online senza rendersene conto.
La gestione della reputazione è un aspetto fondamentale. I potenziali datori di lavoro, i locatori e persino i colleghi possono controllare l’impronta digitale di una un potenziale candidato/affittuario/collega prima di prendere decisioni, e i commenti negativi, i post inappropriati o le informazioni non aggiornate possono indurli a farsi un’idea sbagliata di chi si è.
Gestendo attivamente la propria impronta, è possibile creare una reputazione online positiva, che rifletta accuratamente le proprie competenze ed esperienze. Ciò può essere ottenuto controllando le informazioni che si condividono pubblicamente, rimuovendo i contenuti vecchi o imbarazzanti, dando rilievo alle menzioni positive online. La gestione della propria impronta digitale consente di dare forma alla propria narrazione online e di assicurarsi di essere ritratti nel migliore dei modi.
Come proteggere l’impronta digitale
Proteggere l’impronta digitale è altrettanto fondamentale per salvaguardare la propria privacy. La grande quantità di dati raccolti sulla propria attività online può tracciare un quadro dettagliato degli interessi, delle abitudini e persino della propria posizione geografica.
Queste informazioni possono essere utilizzate dagli inserzionisti per bombardare gli utenti di pubblicità indesiderata, dagli intermediari di dati per costruire profili completi per il marketing mirato o persino da malintenzionati per il furto di identità o le truffe. Gestendo l’impronta digitale, è possibile ridurre al minimo la quantità di dati raccolti passivamente sul proprio conto, limitare le informazioni condivise pubblicamente e, infine, riprendere il controllo delle informazioni personali.
Come controllare la propria impronta digitale
Esistono diversi modi per controllare l’impronta digitale e vedere quali informazioni sul proprio conto circolano online.
1. Cercare se stessi online
Basta utilizzare il proprio motore di ricerca preferito, come Google o Edge, e digitate il proprio nome completo, comprese eventuali varianti, soprannomi o nomi d’uso comuni che si potrebbe aver usato online. A questo punto appariranno diversi risultati nelle prime pagine di ricerca. Questo può fornire un’idea di base delle informazioni pubbliche disponibili sul proprio conto online.
2. Esaminare gli account sui social media
Esaminare i profili su tutte le piattaforme di social media che si utilizzano, passando al vaglio tutte le informazioni condivise pubblicamente, compresi post, foto e video. A questo punto, si può valutare se c’è qualcosa che si preferisce rendere privato o eliminare del tutto. Non bisogna dimenticare di controllare gli account dei social media che non si utilizzano più, come ad esempio i vecchi account di Myspace.
3. Siti web di ricerca persone
Diversi siti web sono specializzati nella raccolta di informazioni pubbliche sulle persone, che possono includere l’indirizzo, il numero di telefono, le residenze precedenti e persino le licenze professionali.
4. Usare i programmi di controllo delle violazioni dei dati
Le violazioni di dati sono purtroppo frequenti e le informazioni personali potrebbero essere trapelate online a propria insaputa. Siti web come Have I Been Pwned permette di verificare se il proprio indirizzo e-mail o numero di telefono è stato compromesso in una violazione di dati.
Come cancellare l’impronta digitale
Anche se cancellare completamente il Digital Footprint è quasi impossibile, ci sono delle misure che si possono adottare per ridurla in modo significativo e gestire le informazioni disponibili online, quali:
- Controllare ciò che si condivide pubblicamente sui social media (post, commenti ecc.), perché questo definisce l’immagine online attuale e futura;
- Regolare le impostazioni sulla privacy per limitare la visibilità dei dati personali;
- Considerare di cancellare account inutilizzati;
- Per i dati raccolti passivamente: bloccare o cancellare i cookie dopo ogni sessione di navigazione;
- Accettare cookie solo da siti affidabili;
- Fare attenzione alle autorizzazioni concesse a siti e app (geolocalizzazione, contatti, ecc.);
- Richiedere alle aziende la cancellazione dei propri dati personali in base al GDPR (il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea garantisce alle persone il “diritto all’oblio“) ;
- Verificare su siti e app la presenza di opzioni per cancellare account o singoli dati;
- Diffidare dalla condivisione dei dati con terze parti (prima di utilizzare un sito web o un’app, è bene prendersi un momento per esaminare l’informativa sulla privacy per sapere come raccoglie, utilizza e condivide i dati degli utenti);
- Creare account separati per ogni sito/app invece di collegare profili social.