Quattro anni in carcere , privato dei suoi effetti personali, dei suoi libri, persino dei suoi affetti. “Kareem è stato in prigione per 1463 giorni”. Così c’è scritto sul sito web freekareem.org , che ha di recente posto alle autorità d’Egitto un interrogativo tra i più preoccupati.
Perché il blogger Abdul Kareem Nabeel Suleiman – meglio noto come Kareem Amer – è rimasto in cella? Perché non è stato invece scarcerato dopo aver scontato quattro anni di detenzione per l’accusa di aver insultato il Presidente egiziano Hosni Mubarak oltre che di aver incitato all’odio verso l’Islam?
Domande a cui non è stata finora data alcuna risposta . Il rilascio del blogger egiziano era infatti previsto per lo scorso venerdì. Sembra invece che Kareem Amer sia rimasto chiuso nella sua cella a Borg al-Arab, carcere di Alessandria d’Egitto. Nonostante avesse ormai scontato i suoi quattro anni, imposti nel novembre del 2006 dalle autorità del paese.
Tra le colpe imputate al blogger, l’intenzione di rovesciare il governo e l’incitamento all’odio verso la religione islamica . Si trattava – quattro anni fa – della più severa delle sanzioni emesse contro la libertà d’espressione, a cui, queste le notizie trapelate, avevano fatto seguito torture e pestaggi nei confronti dello stesso Kareem Amer.
Nessuno è però riuscito a capire il vero motivo per cui il blogger sia rimasto chiuso in cella. Nessun commento da parte delle autorità egiziane, nulla da parte dell’ambasciata nazionale a Washington D.C. Dettaglio ancor più inquietante: lo stesso legale di Kareem Amer pare essersi chiuso in una sorta di silenzio stampa.
Mauro Vecchio