Se c’è qualcosa che riporta Immuni all’attenzione in questi giorni, è per una situazione che prima d’ora ancora non si era verificata: da tre giorni l’app non invia alcuna notifica. Un insuccesso, dirà qualcuno: a cosa serve tenere in vita un’app che non invia notifiche? Un successo, diranno altri: la diminuzione dei casi in Italia è emblema di una battaglia che si sta andando a vincere e per la quale l’obbligo di Green Pass che sta per arrivare. Del resto la polarizzazione attorno a Immuni è sempre stata estrema, anticipando (peraltro per molti versi con i medesimi schieramenti politici e di pensiero) quello che è l’odierno scontro tra “pro” e “anti” Certificati Verdi.
I numeri di Immuni
Saremo sinceri: sebbene i primi hanno qualche ragione nel rilevare che Immuni non è stata troppo utile alla causa (in buona parte non per demeriti propri, ma per essere atterrata in un contesto ben poco collaborativo), è ai secondi che va la maggior parte della ragione. I dati delle positività rilevate sono andati di pari passo con quelli italiani ed ora che la pandemia sembra virare verso una parziale risoluzione – fonte di molte speranze – Immuni arriva paradossalmente ad una auspicata irrilevanza.
16,6 milioni i download ottenuti (ma ignote le installazioni attive), 25.828 gli utenti positivi che hanno segnalato il proprio status sul servizio, 112 mila le notifiche inviate. Per ogni contatto positivo, dunque, Immuni ha allertato poco più di 4 altre persone del fatto che siano state in prossimità di un positivo e che ciò possa aver comportato una qualche forma di rischio.
Il porta-Green Pass
Un dato interessante è il fatto che dal 10 settembre 2021 al 10 ottobre 2021 i download dell’app siano stati ben 1 milione. Dopo lunghi mesi di relativa quiete, insomma, improvvisamente sono ripartite le installazioni dell’app proprio nel momento di minor pressione della pandemia.
Si tratta di un dato estremamente significativo e facilmente spiegabile: Immuni non è più utile soltanto al contact tracing, ma anche a conservare in modo estremamente semplice il Green Pass sul proprio smartphone. Sempre più persone, quindi, scaricano Immuni, ci caricano su il proprio QR Code ed utilizzano così l’app per questo duplice scopo.
Ciò avvalora il dato iniziale: se è vero che nell’ultimo mese 1 milione di Italiani ha installato Immuni, e se è vero che le notifiche inviate sono state zero, significa che la combo tra vaccini e Green Pass sta funzionando.