Tokyo (Giappone) – Nell’immaginario collettivo i computer parlano ancora con il timbro piatto e metallico dei robot che, molti anni fa, popolavano i film di fantascienza. In realtà, sebbene oggi la qualità dei programmi di text-to-speech a basso costo non si discosti poi molto da quella offerta vent’anni fa dall’Amiga, la tecnologia ha compiuto notevoli passi avanti nel rendere il parlato artificiale più fluente, armonioso e capace di simulare la pronuncia e le cadenze della voce umana.
L’ultimo stadio nello sviluppo delle tecnologie di sintesi vocale sembra rappresentato da un nuovo software di Yamaha , chiamato Vocaloid, che pur rifancedosi a numerosi altri progetti in materia promette di trasformare ogni PC in un cantante provetto. A partire dal testo e dalle note, il software è in grado di cantare il pezzo modulando la voce e adattandola al ritmo e all’andamento melodico della composizione.
Attraverso quelle che Yamaha chiama “librerie vocali”, Vocaloid è persino in grado di “interpretare” una canzone con la voce di un cantante famoso “conservando – si legge sul sito del software – la qualità della voce originaria”.
Grazie ad alcuni comandi inseribili attraverso l’interfaccia grafica di Vocaloid, è poi possibile riprodurre effetti come il vibrato, il tremolo ed altri tipi di inflessione della voce.
Il software canterino di Yamaha, di cui è possibile ascoltare qualche campione , è per il momento disponibile solo per Windows 2000/XP in lingua giapponese e inglese, ma Yamaha afferma che presto saprà “gorgheggiare” in altre lingue e potrà girare anche su Mac.