Chi ha paura della Rete?

Chi ha paura della Rete?

Con queste parole il Portale del Cittadino presenta alle famiglie italiane connesse ad Internet i filtri anti-orco, dispensando buoni consigli e inciampando su net-dipendenza e peer-to-peer. Quali ombre sul Net?
Con queste parole il Portale del Cittadino presenta alle famiglie italiane connesse ad Internet i filtri anti-orco, dispensando buoni consigli e inciampando su net-dipendenza e peer-to-peer. Quali ombre sul Net?


Roma – “Anche Internet, come accade nella realtà, può riservare delle brutte sorprese. Per questo appare indispensabile favorire un uso consapevole della rete, un utilizzo delle moderne tecnologie che sia dettato da buon senso e ragionevolezza, ma soprattutto dalla conoscenza delle immense potenzialità della rete”. Con queste pillole di saggezza si apre la nuova sezione Chi ha paura della Rete? messa a punto sul cosiddetto Portale del Cittadino (italia.gov.it).

“Navigatori per caso”, “Acquisti on line”, “Chat lines”, “Dipendenza da Internet”, “Peer to peer” e “Filtri” sono le sei sezioni in cui si articola la nuova area.

Il cuore della proposta sono i filtri web che, come era già stato anticipato, si basano sul sistema ICRA (Internet Content Rating Association) adottato dalla Commissione Europea, un sistema che prevede la navigazione soltanto su siti che siano “certificati ICRA” e rispondano cioè a certi criteri quando si viene a sesso, violenza e rock’n’roll.

ICRA rilascia ai gestori dei siti che aderiscono all’iniziativa un bollino elettronico che contiene le informazioni base sulle caratteristiche dei contenuti del sito stesso in riferimento al testo, alle immagini e anche ai servizi ospitati, come le chat o i forum di discussione. Il programma filtro, proposto ai genitori per i computer dei figli, o alle scuole, verifica in automatico il bollino e se i contenuti proposti dal bollino siano compatibili con il grado di filtraggio deciso da chi ha la tutela sul minore che utilizza il PC. Volendo, è anche possibile determinare liste di siti “non-ICRA” comunque visitabili.

Nella nuova area del Portale non mancano “particolarità” da segnalare. La sezione “acquisti”, infatti, non è consultabile: cliccando sul link si arriva ad una pagina non esistente. Nella sezione “chat lines”, invece, si dispensano buoni consigli: “Spesso non si valutano abbastanza attentamente tutti i rischi che possono derivare da una navigazione poco consapevole. Il computer ci appare come uno schermo protettivo fra noi e il mondo, tra noi e quelli che fuori possono riservarci delle brutte sorprese”.

Qualche chicca è riservata nella sezione “peer-to-peer” dove il Ministero inciampa sulle definizioni (“un server centrale, senza operare alcun controllo, permette di prelevare direttamente file e dati da tutti i pc ad esso collegati in quel momento”) e finisce per consigliare ai genitori un firewall, senza peraltro fornire loro né link né altre informazioni su cosa sia tale firewall.

Ma di certo è “Dipendenza da internet” la pagina da non perdere, che propone ad esempio: “Dal punto di vista psicologico, invece, i sintomi più comuni consistono in una progressiva incapacità nell’instaurare rapporti interpersonali, sia di natura sentimentale che amichevoli, “reali”, preferendo, quindi, relazioni “virtuali”; basate su scambi di e-mail e incontri nelle chat room”. E se lo dice il Ministero…

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Pubblicato il
27 ago 2002
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