Bitcoin è una tecnologia sempre più malvista delle autorità monetarie in giro per il mondo, e ora anche in Russia l’utilizzo della criptomoneta non sarà più possibile a causa dell’intervento della Banca Centrale del paese che ha messo al bando i BTC.
L’iniziativa della Banca Centrale segue un’indagine della Procura Generale della federazione russa sulle monete virtuali, sistemi che a dire delle autorità si prestano al rischio di riciclaggio di denaro sporco; la moneta ufficiale della Federazione Russa è il rublo e l’emissione di altri tipi di moneta (Bitcoin incluso) è proibito, ha stabilito il governo.
Passando dalla Russia agli Stati Uniti, Bitcoin si trova per l’ennesima volta al centro di una causa legale: lo stato della Florida ha denunciato tre uomini, colpevoli secondo il procuratore di frequenti scambi di valuta in base BTC senza avere la licenza necessaria.
Ma i problemi per Bitcoin non vengono solo dall’esterno, visto che anche Mt.Gox ha deciso di metterci il suo per rendere lo scenario della criptomoneta sempre più problematico e caotico: il maggior servizio di scambi telematici in Bitcoin ha bloccato i prelievi per tutti gli utenti , apparentemente a causa di un bug che mette al rischio l’intero mercato dei BTC per Mt.Gox e anche per tutti gli altri player di settore.
Le operazioni non torneranno alla normalità finché il baco non sarà corretto, ha deciso Mt.Gox, e a questo punto gli utenti non potranno far altro che stare a guardare il crollo del valore dei Bitcoin – da 1.000 dollari americani a 570 dollari nell’arco di poche ore – e tenere sotto controllo i propri investimenti tramite wallet virtuale. O magari investire in Dogecoin, usando la app mobile appena approvata da Apple dopo la recente censura di Blockchain .
Alfonso Maruccia