Chi mi spia dalle lucette del modem?

Chi mi spia dalle lucette del modem?

Pare sia possibile sniffare dati spiando la luce intermittente dei LED montati sulla quasi totalità dei dispositivi di rete. Solo paranoia?
Pare sia possibile sniffare dati spiando la luce intermittente dei LED montati sulla quasi totalità dei dispositivi di rete. Solo paranoia?


Denver (USA) – Ci sono molti modi, conosciuti e meno conosciuti, per spiare i dati che passano attraverso una rete, ma fra i più improbabili e bizzarri, eppure oggetto di studi scientifici, pare esservi quello appena svelato da un giovane programmatore americano.

Joe Loughry, impiegato presso la Lockheed Martin, sostiene infatti che le luci intermittenti emesse dai LED che tradizionalmente equipaggiano schede di rete, router, modem ed altri dispositivi che trasmettono e/o ricevono dati, potrebbero rivelare all’esterno le informazioni di passaggio.

Loughry ha infatti spiegato che i segnali ottici emessi dai LED rappresentano un linguaggio binario interpretabile, per mezzo di un dispositivo a sensori ottici, fino a 20 metri di distanza. Egli sostiene che i LED funzionano come una sorta di trasmettitori ottici di dati, “un po’ come le fibre ottiche, ma senza le fibre”.

I rischi per gli utenti sembrano tuttavia davvero bassi, e non solo perché il dispositivo da spiare dovrebbe trovarsi bene in vista, ma anche e soprattutto perché, come ammette lo stesso Loughry, solo gli apparati utilizzati per le reti a bassa velocità, come quelle che connettono fra loro gli ATM delle banche, potrebbero prestarsi ad un tal tipo di “sniffing”. Ed anche in tal caso, è possibile dedurre che la ricostruzione delle informazioni originarie sarebbe tutt’altro che facile, specie se queste sono criptate.

Loughry, che sembra prendere la questione molto sul serio, consiglia però di tenere i LED lontani dalle finestre o, meglio ancora, di oscurarli con del nastro adesivo.

Loughry, insieme al professore universitario David Umphress, pubblicherà presto il suo studio, intitolato ” Optical TEMPEST “, sul giornale dell’Association for Computing Machinery.

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Pubblicato il
8 mar 2002
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