Non c’è pace sui fronti delicatissimi della laicità e della tutela dei minori: la pubblicazione online del videogame Operazione: Pretofilia raccontata nei giorni scorsi da Punto Informatico è finita nel mirino di almeno un parlamentare della Repubblica.
Si è infatti appreso da Apcom che il capogruppo alla Camera dell’UDC, Luca Volonté , ritiene Operazione Pretofilia un gioco “provocatorio e offensivo” che debba essere messo a tacere.
A suo dire si tratta dell'”ennesimo attacco alle istituzioni religiose e alla fede cristiana”. Dunque, spiega il parlamentare, “il Governo provveda con urgenza a oscurare il sito che consente di scaricare Operazione pretofilia , gioco-flash scaricabile da Internet che riproduce la simulazione di stupri su bambini, da parte di preti, non ostacolati da genitori intimiditi e omertosi”.
In una interpellanza rivolta ai ministri delle Comunicazioni, dei Beni Culturali e dell’Interno, Volonté chiede la censura del gioco . Appellandosi peraltro alla legge 38/2006, quella di contrasto alla pedofilia anche virtuale . “Benché virtuali – spiega in un comunicato – la riproduzione e la divulgazione di scene che riproducono eventi così abominevoli sono vietate” e ricorda che “ce n’è quanto basta perché intervenga la Magistratura”.
“Nessuno – avverte il deputato – cerchi alibi con la scusa della libertà di espressione di sedicenti artisti offendendo così la sensibilità umana e religiosa. È necessario che il Governo adotti provvedimenti tali da evitare che anche in futuro possano verificarsi casi analoghi di offese al sentimento religioso e alle confessioni religiose in generale e a quella cattolica in particolare”. A detta di Volonté, il videogame “riproduce simulazioni di stupri su bambini da parte di sacerdoti, con tanto di autorizzazione pontificia”. A suo parere “siamo di fronte a un crescente attacco alle istituzioni religiose, a una esplicita intenzione provocatoria ed offensiva della fede cristiana”.
La risposta di Molleindustria
In una nota diffusa ieri online , Molleindustria accusa Volonté di ricorrere troppo facilmente alla censura e di essersi già esposto durante il clamoroso caso del videogame Rule of Rose . Gli autori del gioco parlano di Operazione: Pretofilia come di “un gioco dichiaratamente provocatorio e difficile da digerire proprio perché tratto da eventi reali”.
Nella nota, Molleindustria sottolinea come la legge di cui parla Volonté punisce la rappresentazione di immagini virtuali la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali . “Mai avremmo pensato – scrivono gli autori – che dei minuscoli personaggi stilizzati potessero essere scambiati per reali. Ma se quei bambini virtuali, alti appena una manciata di pixel, fossero stati seviziati e divorati da perfidi alieni, l’onorevole Volontè si sarebbe scomodato in loro difesa? Non sarà forse il riferimento tragicamente reale, più che la qualità della rappresentazione, a dar tanto fastidio ai cattolici?”
“Attenderemo gli inutili provvedimenti dei censori – continuano gli autori – consapevoli che il gioco è ormai ovunque in rete, giocato e apprezzato da decine di migliaia di persone di tutto il mondo. Giocatori ed internauti che per caso, fra una pausa caffè ed un intervallo fra le lezioni, potranno apprendere qualcosa di più sul nostro oscuro stato cattolico”.