Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha citato in giudizio NVIDIA per cercare prove sull’eventuale violazione della legge antitrust. Sia l’azienda californiana che terze parti devono fornire informazioni relative al mercato dei chip per l’intelligenza artificiale. Come anticipato all’inizio di agosto, NVIDIA avrebbe abusato della sua posizione dominante.
NVIDIA nel mirino dell’antitrust
Il Dipartimento di Giustizia aveva già inviato alcuni questionari alle aziende interessate. Ora ha inviato richieste legalmente vincolanti, quindi i destinatari sono obbligati a rispondere entro una certa scadenza. Si tratta della normale procedura seguita durante l’indagine preliminare (simile a quella adottata dalla Commissione europea). In base alle risposte, la seconda autorità antitrust degli Stati Uniti (c’è anche la FTC) deciderà se avviare un’indagine formale.
Come è noto, NVIDIA è diventata l’azienda con la maggiore capitalizzazione del mondo (oltre 3.000 miliardi di dollari). Ciò è dovuto quasi interamente alle vendite dei chip IA. In base ai dati più recenti, l’azienda possiede un market share vicino al 90%.
Il Dipartimento di Giustizia vuole verificare se NVIDIA ha abusato della sua posizione dominante per fare pressione sui clienti, ostacolando il passaggio ad altri fornitori o imponendo prezzi più alti, in caso di acquisto dei chip IA concorrenti (AMD e Intel).
NVIDIA ha dichiarato che il successo dei chip è dovuto alla loro qualità superiore, non a pratiche commerciali scorrette. Tra i principali clienti dell’azienda ci sono Microsoft e Meta. Anche xAI ha acquistato migliaia di GPU H100 per realizzare il suo supercomputer Colossus. Secondo Bloomberg e Wall Street Journal, NVIDIA potrebbe investire in OpenAI.
Aggiornamento (5/09/2024): NVIDIA ha negato di essere stata citata in giudizio.