Washington (USA) – Dopo lunghi mesi di riflessioni e mentre il Verichip inesorabilmente conquistava le pagine dei giornali e i primi ambiti applicativi, la Food and Drug Administration ha ora dato il via libera all’uso del chippotto sottopelle di Applied Digital Solutions anche a fini medici. Una decisione lungamente attesa dall’azienda che spera finalmente di sfondare con “il chip che sta sempre con te”.
Il chip per uso medico potrà essere dunque impiantato nel braccio dei pazienti, l’operazione è indolore e non richiede più di 20 minuti, e potrà contenere tutte le informazioni aggiornate sul paziente stesso, sulle sue patologie o allergie, sulle cure intraprese e via dicendo. L’idea è quella di far adottare ad istituti sanitari pubblici e privati degli appositi “lettori” di Verichip, che dovranno essere evidentemente anche in grado di inserirvi le informazioni aggiornate.
L’utilizzo del Verichip per queste finalità, secondo Applied Digital può portare a grossi risparmi all’interno delle strutture ospedaliere e soprattutto alla scomparsa di quegli errori informativi che ancora oggi, soprattutto negli istituti maggiori, talvolta si verificano. Una serie di benefici, afferma l’azienda, che non possono che consigliare l’adozione del chip sottopelle.
La FDA, che ha ora dato il via libera all’inserimento anche di dati sanitari, aveva già consentito l’uso del Verichip come “contenitore” di informazioni personali. E questo mentre in altri paesi, come in Messico, l’uso di questo sistema di “trasporto delle informazioni”, il primo ad essere direttamente integrato nel corpo umano , ha già fatto grossi passi avanti .
Sul piano tecnico, il Verichip è considerato “dormiente” fino a quando non viene avvicinato agli scanner con cui si interfaccia e in futuro Applied Digital conta di realizzarne versioni evolute capaci anche di gestire transazioni economiche , funzionare da rilevatore GPS e via discorrendo.
Ma il futuro del chip, grande poco più di un chicco di riso, è legato anche alla capacità dell’azienda di sensibilizzare il pubblico e far passare il concetto che un pezzettino di tecnologia inserito sottopelle non è affatto un pericolo ma è invece una grande comodità.