La Commissione europea ha annunciato il primo finanziamento da 1,67 miliardi di euro per l’impresa comune Chip che rappresenta il principale mezzo di attuazione della Chip for Europe Initiative, uno dei tre pilastri dell’European Chips Act, in vigore dal 21 settembre. Gli obiettivo sono rafforzare l’ecosistema europeo dei semiconduttori, migliorare la leadership tecnologica e ridurre la dipendenza dai paesi asiatici.
Quattro linee pilota per la produzione di chip
Attraverso l’impresa comune Chip verranno istituite quattro linee pilota per la produzione dei chip che permetteranno di testare, sperimentare e convalidare le tecnologie dei semiconduttori, implementata una piattaforma di progettazione basata sul cloud, sostenuto lo sviluppo di capacità tecnologiche e ingegneristiche avanzate per i chip quantistici, e creata una rete di centri di competenza.
I primi 1,67 miliardi di euro (in totale saranno 11 miliardi entro il 2030) serviranno per finanziare l’avvio di quattro linee pilota:
- Tecnologia di processo inferiore a 2 nanometri (700 milioni)
- Tecnologia FD-SOI (Fully Depleted Silicon on Insulator) a 7 nanometri (420 milioni)
- Integrazione e assemblaggio di sistemi eterogenei (370 milioni)
- Semiconduttori a banda larga (180 milioni)
La somma stanziata verrà integrata dai fondi degli Stati membri (raggiungendo 3,3 miliardi di euro) e da ulteriori fondi privati. Le aziende che vogliono istituire queste linee pilota devono presentare la domanda entro inizio marzo 2024.
Il consiglio europeo dei semiconduttori (European Semiconductor Board) informerà la Commissione sull’attuazione dell’European Chips Act e svolgerà un ruolo di coordinamento per affrontare eventuali crisi di approvvigionamento.