Sono ben 47 gli scambi di criptovalute che in Germania erano utilizzati per scopi criminali. Le autorità tedesche hanno provveduto al loro smantellamento e chiusura. Si continua quindi la lotta alla criminalità in Europa, soprattutto nei confronti di chi sfrutta il mercato crypto per il lavaggio del denaro “sporco”. L’Ufficio Federale della Polizia Criminale ha annunciato:
Specificamente, i servizi di scambio consentivano transazioni di scambio senza passare attraverso un processo di registrazione e senza controllare la prova d’identità (il cosiddetto principio know-your-customer). L’offerta mirava a scambiare criptovalute per altre crypto o valute digitali rapidamente, facilmente e anonimamente per nascondere la loro origine.
Un ottimo risultato visto che le autorità sono riuscite anche ad assicurare molti dati degli utenti coinvolti e delle effettive transazioni. Questo permetterà alle forze dell’ordine di proseguire nelle indagini e risalire a tutti coloro che hanno sfruttato questi exchange per risolvere i loro crimini e pulire le criptovalute ottenute illecitamente.
Continua la lotta agli exchange di criptovalute amici dei cybercriminali
In Germania prosegue la lotta nei confronti di quegli exchange che consentono ai cybercriminali di scambiare criptovalute e valute digitali senza passare attraverso la verifica dell’identità. Questo conferma l’esistenza di troppe piattaforme che ad oggi ancora evitano i protocolli anti-riciclaggio necessari alla lotta della criminalità.
È evidente che in Europa sta proseguendo una lotta serrata contro la criminalità che sfrutta exchange di criptovalute per nascondere i propri crimini e cercare di sottrarsi alla giustizia. Infatti, solo in Germania diverse operazioni passate hanno permesso di bloccare infrastrutture legate al cybercrimine come Chipmixer nell’anno 2023, per 90 milioni di euro, oppure Endgame nell’anno 2024.
Questa notizia si inserisce in un contesto più ampio. Il mercato delle criptovalute sta cercando di farsi strada e di affermarsi in un’economia sempre più complicata e in crisi, come quella degli Stati Uniti. Proprio in merito a questo, Donald Trump, mangiando hamburger e pagandoli in Bitcoin, sta cercando di affermare il settore e l’industria crypto:
Per troppo tempo – ha dichiarato l’ex presidente – l’americano medio è stato schiacciato dalle grandi banche e dalle élite finanziarie. È tempo di prendere posizione, insieme.
In conclusione, le criptovalute possono essere una buona risorsa per l’economia, ma occorre mantenere attivi e rinnovare costantemente regolamenti e leggi che continuino a contrastare la criminalità organizzata e il cybercrime.