Quando sono trascorsi poco più di 13 anni dall’avvio del progetto, ecco spuntare in via ufficiale la versione 100 di Chrome. È stata pubblicata all’interno del canale Canary gestito direttamente da Google. Si tratta della release che permette di accedere in anteprima alle nuove funzionalità introdotte dalla squadra costantemente al lavoro sul software, ma per evidenti ragioni potenzialmente instabile.
Il browser Chrome fa 100 con la versione Canary
Se ne sconsiglia dunque l’utilizzo per la produttività quotidiana, se non si è disposti a correre il rischio di inciampare in qualche bug o imperfezione del codice. Nelle scorse settimane si è parlato della possibilità che lo User Agent possa creare problemi con alcuni siti, non riuscendo a gestire nel modo corretto la cifra “100” e impedendo così il normale accesso alle risorse durante la navigazione.
Quello tagliato in queste ore è un traguardo simbolico per l’iniziativa, lanciata nell’ormai lontano 2008 quando il panorama era dominato da un certo Internet Explorer (di recente mandato definitivamente in pensione da Microsoft Edge) e da Mozilla Firefox, andata evolvendo con il passare del tempo anche dando vita al sistema operativo Chrome OS oggi alla base della linea Chromebook. Il primo sostenitore e fautore del successo raggiunto (di fatto oggi è il leader del mercato con un margine molto ampio sulla concorrenza) è stato Sundar Pichai, attuale CEO di Google e della parent company Alphabet che controlla l’impero di bigG.
Chi lo desidera, può scaricare fin da subito la nuova versione 100 di Chrome Canary per computer Windows attraverso le pagine del sito ufficiale, così da metterne alla prova le funzionalità. Arriverà poi nel canale Stable del browser entro il mese di marzo, salvo ritardi o rinvii dell’ultimo momento dovuti all’esigenza di apportare modifiche, correzioni o perfezionamenti. C’è anche quella per smartphone e tablet con sistema operativo Android, è sufficiente puntare in direzione del Play Store.