Chrome 100, alcuni siti possono essere inaccessibili

Chrome 100, alcuni siti possono essere inaccessibili

Con il rilascio di Chrome 100 atteso per marzo 2022 alcuni siti potrebbero diventare inaccessibili per una problematica con lo User-Agent.
Chrome 100, alcuni siti possono essere inaccessibili
Con il rilascio di Chrome 100 atteso per marzo 2022 alcuni siti potrebbero diventare inaccessibili per una problematica con lo User-Agent.

Non sempre la disponibilità di una nuova versione di un software può rappresentare una buona notizia. Talvolta, infatti, occorre mettere in conto che ciò può comportare il dover fronteggiare eventuali problematiche di compatibilità. È questo il caso di Chrome, che con l’arrivo della versione 100 che avverrà a marzo 2022 potrebbe portare con sé un bel grattacapo.

Chrome 100: problemi legati allo User Agent

Infatti, a partire dalla relase in questione del browser molti siti Internet potrebbero diventare inaccessibili. Il problema è riconducibile allo User Agent, quella stringa che indica il browser e il sistema operativo usato dall’utente quando viene effettuata una richiesta a un determinato Web server, al fine di permetterne la corretta visualizzazione e, dunque, il corretto accesso a tutte le informazioni.

Fino alla versione 99 del browser non ci sarebbe alcun tipo di problema, ma considerando che molti siti leggono soltanto le prime due cifre della relase dei browser, alcuni portali realizzati con l’ausilio di specifici tool, come Duda, potrebbero riscontrare dei problemi a partire dal rilascio da Chrome 100, che proprio in base a quanto affermato poc’anzi verrebbe visto come Chrome 10, il che renderebbe potenzialmente inaccessibili alcuni portali.

La soluzione temporanea data da Google è quella di modificare il modo in cui viene letta la stringa dello User Agent. Più precisamente, invece che leggere le prime due cifre (che saranno “bloccate” al valore 99), gli sviluppatori dovranno leggere il numero successivo al punto, che sarà il numero 100. Per fare un esempio, invece che “Chrome/100.0.1234.56” si passerebbe a qualcosa di simile a “Chrome/99.100.1234.56”.

Se i siti Internet non saranno in grado di aggiornare rapidamente gli algoritmi impiegati per la scansione del browser, il correttivo temporaneo proposto da Google potrebbe restare nelle impostazioni del browser per svariato tempo. Ad ogni modo, al rilascio della versione di Chrome “incriminata” mancano ancora diversi mesi, per cui dovrebbe esserci tutto il tempo necessario per far fronte nel migliore dei modi alla situazione.

Fonte: TechRadar
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Pubblicato il
27 dic 2021
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