Nei giorni scorsi, Google ha dato il via al rilascio della versione stabile e definitiva di Chrome 108, introducendo nel browser alcune novità sottoposte in precedenza a una fase di test. Un cambiamento è però passato inosservato ai più: si tratta di un messaggio a proposito dell’interruzione del supporto alle edizioni più datate del sistema operativo Windows.
Windows 7 e 8.1: Chrome 108 anticipa l’addio
Nel dettaglio, in seguito all’update, coloro ancora fermi a W7 e W8.1 vedono comparire sui loro schermi un avviso che recita quanto segue. In breve, per poter ottenere i futuri aggiornamenti, sarà necessario passare a Windows 10 o Windows 11.
Per ottenere i prossimi update di Google Chrome devi aggiornare a Windows 10 o successivo. Questo computer sta utilizzando Windows 7.
A differenza di quanto fatto dal gruppo di Mountain View con Chrome, Mozilla non ha invece ancora deciso con quali modalità e tempistiche interrompere il supporto garantito da Firefox per le piattaforme in questione. Ovviamente, navigare online con un browser che non riceve aggiornamenti né patch di sicurezza espone potenzialmente l’utente ai tanti pericoli che si possono incontrare in Rete, dai malware alle tipologie di attacco sempre più sofisticate impiegate dai cybercriminali.
Si potrebbe erroneamente essere portati a pensare che pochi utenti siano ancora fermi alle vecchie versioni del sistema operativo Windows. Non è così: la conferma arriva dalle pagine di StatCounter. Ad oggi, le vecchie versioni del sistema operativo detengono una fetta non indifferente di market share, rispettivamente il 10,25% (W7) e il 2,53% (W8.1). In costante calo la quota di Windows 10 (69,75%), mentre per evidenti motivi Windows 11 continua a crescere (16,13%). C’è anche qualche irriducibile ancora fedele a XP (0,4%). Le statistiche qui riportate sono riferite alla fine di novembre 2022 e rilevate a livello globale.