Al nuovo Chrome manca solo la parola. Con il nuovo aggiornamento (11.0.696.57) i tecnici Google hanno appena promosso da Beta a stabile anche il riconoscimento vocale che traduce automaticamente in testo le parole dettate via microfono. La funzione potrà essere usata per riempire i campi di testo incontrati nelle pagine web senza toccare la tastiera, ma per adesso funziona solo con Google Translate.
Puntando con Chrome 11 sulla pagina del servizio di traduzioni messo in piedi da Mountain View, vedremo comparire l’icona del plug-in a forma di microfono proprio nei pressi del campo da riempire. Il sistema sfrutta le API HTML5 per l’input vocale, come il noto plug-in Speechify realizzato dai Dugley Labs. Per il momento la magia della dettatura è limitata soltanto alla pronuncia inglese.
Tra le altre novità confermate da questo aggiornamento, introdotte nella beta di marzo, troviamo poi l’accelerazione via GPU anche per la grafica 3D presente nelle pagine realizzate in CSS e una serie di bugfix che vanno a risolvere 25 vulnerabilità più o meno critiche.
Con l’update stabile destinato a Windows, Mac, Linux, debutta in maniera più “ufficiale” anche il nuovo logo del browser, completamente ridisegnato, che lascia a casa la profondità per tornare ad un design bidimensionale.
Roberto Pulito