I tecnici di Mountain View chiudono il 2011 rilasciando la nuova versione stabile del browser per Windows, Mac OS e Linux. Chrome 16 arriva puntuale, sei settimane dopo la precedente release , risolve 15 vulnerabilità e conferma una caratteristica “pratica” che si era già intravista nella Beta dei giorni scorsi.
La novità in questione si chiama multi-utenza . Il software di navigazione sfrutta ora l’apposito spazio sulla nuvola per condividere con più account Google le impostazioni. È quindi possibile sincronizzare ambienti di lavoro separati e recuperare le preferenze personali di Chrome da qualsiasi computer collegato al web.
Selezionando la nuova voce “Accedi a Chrome” il browser Google cambia immediatamente identità. Web app installate, avatar, estensioni, preferiti, cronologia e impostazioni varie vengono caricate automaticamente, in base all’utente che si trova davanti al monitor in quel momento.
Dopo il primissimo accesso che attiva la nuova feature, il passaggio da un account all’altro richiede giusto un paio di click del mouse, senza la necessità di immettere nuovamente una password. La multi-utenza non è stata insomma creata per proteggere i dati da occhi indiscreti ma torna utile per dividere in parti uguali il computer di casa, o per separare le questioni lavorative da quelle personali.
Le falle tappate dalla nuova major release (16.0.912.63) sono costate oltre 6.000 dollari di premio alla direzione di Google. Questa volta i volontari esterni hanno aiutato gli esperti di sicurezza interni ad individuare sei vulnerabilità di alto livello, sette bug di livello medio e due problemi considerati minori.
Roberto Pulito