Google continua sulla strada della trasformazione del browser Chrome in un vero e proprio sistema operativo “web-centrico” simile al sin qui non popolarissimo progetto Chrome OS: le ultime novità, introdotte con la release 21 nel canale beta, includono la capacità di accedere in maniera nativa a videocamera e microfono collegati al computer (sui sistemi operativi Windows, Linux e OS X).
Attraverso le API WebRTC, Chrome può sfruttare le funzionalità multimediali del sistema (webcam e microfono, appunto) in maniera diretta e senza l’ausilio di plugin esterni come Adobe Flash: già si prevede il profluvio di “web app” in grado di impiegare la nuova caratteristica per produrre ogni genere di effetto curioso, post-processing in tempo reale e quant’altro.
Chrome 21 beta include anche la capacità di accedere al gamepad collegato al sistema via apposita API – una caratteristica sicuramente utile per gli sviluppatori di giochini da distribuire tramite marketplace eterodiretto (Play). E ancora c’è una migliore integrazione con Cloud Print , il sistema per la stampa di documenti da remoto o da dispositivi mobile.
In attesa delle novità che il browser di Mountain View porterà in dote nel corso dei prossimi mesi – inclusa la spiacevole notizia del mancato supporto di OS Leopard su vecchi Mac – gli esperti di sicurezza raccomandano prudenza su Chrome 21 e l’integrazione stretta fra il browser web e la capacità di “intercettazione ambientale” audiovisiva resa possibile dall’uso di webcam e microfono.
Una possibilità, dicono i succitati esperti, che farebbe davvero gola a chi (i cyber-criminali) ha già da tempo trovato il modo di raccogliere informazioni da remoto (agendo in maniera silente su cam e microfono) per spedirle su server esterni. La possibilità di uno streaming diretto e in tempo reale come quella offerta da Chrome 21 potrebbe rappresentare una campana irresistibile per i malware writer.
Alfonso Maruccia