La nuova release del browser di Google, Chrome 57, porta in dote una novità che farà felice soprattutto chi lo utilizza lontano da una presa di corrente: la nuova modalità di gestione delle tab non attive punta a migliorare i consumi, abbattendoli e contribuendo così a un aumento del 25 per cento in media della durata di una singola carica della batteria . Ci sono ancora delle controindicazioni, ma la strada è tracciata : in prospettiva entro il 2018 ci sarà un ulteriore passo avanti, a condizione che ci sviluppa i siti impari a sfruttare al meglio le API giuste.
Quello che fa già la release 57 è ridurre in modo significativo l’impatto sui consumi delle tab non attive, ovvero tutte tranne quella che l’utente sta visualizzando: l’ obiettivo è quello di ridurre a circa l’1 per cento di un singolo core della cpu tutti i processi non necessari a mostrare quello che è a fuoco sullo schermo , fatta eccezione ovviamente per quanto non sia effettivamente attivo per esempio perché tiene in piedi una connessione su protocolli WebSocket o WebRTC. In pratica se, ad esempio, c’è della musica in riproduzione in una tab con aperto Spotify questo sistema non influenzerà il tutto.
Google ha messo in piedi una roadmap precisa per questa operazione: a partire dal 2018 ci saranno da rispettare precise direttive per riuscire a scavalcare il blocco totale dei processi in background , quindi gli sviluppatori dovranno prendersi la briga di inserire righe di codice precise nel codice per far proseguire le operazioni anche quando la tab non è attiva. Entro il 2020 invece ci sarà un bando definitivo di tale eccezioni, con Google impegnata a mettere a punto una serie di API che consentiranno il consumo minimo e indispensabile delle attività background. La questione dei consumi dei browser, il software attraverso cui ormai transita la maggior parte delle attività svolte con i PC, è d’altronde un tema all’ordine del giorno per tutti.
Anche la versione mobile di Chrome 57 contiene delle novità, anche se sono riservate alla versione per il sistema operativo Apple iOS : su iPhone e iPad la funzione per archiviare una pagina e leggerla in seguito è stata migliorata , se si sceglie la voce “Leggi dopo” dall’icona condividi si archivia una versione statica nella memoria del dispositivo per richiamarla rapidamente in qualsiasi momento anche senza connessione attiva. Le pagine sono anche divise tra quelle già lette e quelle ancora da consultare, così da avere sempre una lista di articoli interessanti da leggere mentre si è viaggio senza correre il rischio di confondersi tra novità e roba vecchia. Con in più il vantaggio di poter gestire la stessa lista anche sul desktop se si usa Chrome con lo stesso account Google.
Luca Annunziata